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DSC 5093Lunedì 22 aprile nella sala “Riccardo Lattanzi” stracolma in ogni ordine di posto si è svolta la classica riunione tecnica che ha però visto protagonista l’assistente CAN A Luca Maggiani della sezione di La Spezia.
Dopo l’ormai immancabile presentazione musicale unita a immagini del nostro ospite e la scheda tecnica della sua grandiosa carriera arbitrale, tutto a cura di Giorgio Ermanno Minafra, la parola è andata direttamente a Luca: semplicissimo, cordiale, sorridente. Ecco le prime tre caratteristiche che sono risaltate ai nostri occhi.

DSC 5107Fin da subito Luca ha voluto interagire con i presenti, compresi gli illustri partecipanti come Paolo Ricci Presidente della Sezione di Ostia Lido, focalizzando il suo intervento su alcuni temi di natura tecnica e comportamentale, sia per un arbitro che per un assistente. Non è stata la solita riunione con filmati, immagini e frasi regolamentari, ma una vera e propria chiacchierata fra amici, con giovani arbitri desiderosi di apprendere chicche e spunti e un ragazzo di 45 anni al suo ultimo anno in organico in CAN A desideroso di mettersi ancora in gioco. Sì, perché a Luca il terreno di gioco fa ancora emozionare e non importa se San Siro è stato calcato decine di volte, l’emozione si ha anche su terreni meno gloriosi, fin tanto che ci ha ricordato che il suo gettone numero 200 in serie A è stato toccato a Pescara in questa stagione.
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E numeri alla mano fanno sì che il suo curriculum arbitrali parla da solo: 200 e passa gare in A dal 2000 a oggi,  una finale di Uefa Europa League, due supercoppe italiane, due finali di Coppa Italia, tante gare in Champions League…ma il buon Luca non si monta la testa! Ha parlato infatti delle caratteristiche che un arbitro deve avere per diventare grande: dedizione, passione, sacrificio, allenamento, umiltà, serietà, coraggio e anche un pizzico di fortuna, senza tralasciare il divertimento, questi i punti salienti. In tanti anni ha avuto sempre qualcosa da imparare, dal suo debutto in categoria a Bologna con il suo attuale designatore Stefano Braschi, dagli allenamenti a Viareggio con Pierluigi Collina e agli incontri in Sezione, luogo nel quale la formazione umana e comportamentale di un arbitro si fondono.
Tante sono state le domande poste al nostro ospite, non tanto di natura tecnica sulla figura di un assistente, ma soprattutto sull’aspetto umano sul come reagire ad esempio ad un errore e alle pressioni dei mass media dopo una domenica storta, la cui risposta è stata spontanea: andare avanti come se nulla fosse, continuando a lavorare ogni giorno della settimana e sentendo l’appoggio della propria famiglia. Famiglia che lo ha anche seguito nella sua serata romana. E proprio da uno dei suoi piccoli figli, tenuto in braccio dal nostro internazionale Alessandro Giallatini, che ci sono state domande curiose sulla sua carriera, instaurando un simpaticissimo siparietto che ha fatto divertire i presenti.
DSC 5131La serata si è conclusa con la consegna delle divise e dei fischietti ai nuovi 26 arbitri, ottenuti dall’ultimissimo corso conclusosi pochissimi giorni fa  da parte del nostro CAN A e organizzatore del corso arbitri Giulio Dobosz per il calcio a 11 e il vice presidente Daniele Di Resta per il calcio a 5 oltre a Luca che ha omaggiato coloro che si sono particolarmente distinti.
Serata conclusasi con la consegna di un omaggio sezionale da parte del nostro Presidente Massimo Ubertini al nostro graditissimo ospite al quale vanno i nostri sentiti ringraziamenti per la sua visita, per la sua semplicità e maturità di un vero Uomo prima e Arbitro poi.

Photo Marco Ferrara
Articolo Giorgio Ermanno Minafra