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La Susan G. Komen Italia ha organizzato a Roma per domenica 19 maggio la XIV edizione della Race for the Cure, evento simbolo della Susan G. Komen Italia. Una corsa podistica di solidarietà e di raccolta fondi della lunghezza di 5 km (con passeggiata di 2 km) che si propone di esprimere solidarietà alle donne che si confrontano con il tumore del seno e di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della prevenzione. E la Sezione AIA di Roma2 anche quest’anno ha voluto partecipare, aiutando la ricerca.
Lo spot dell’evento è visibile QUI.

È stata una manifestazione unica e aperta a tutti, che ha la capacità di coniugare al meglio sport, divertimento, emozioni ed impegno sociale. Caratteristica principale dell’evento è la presenza delle “Donne in Rosa”, donne che hanno affrontato personalmente il tumore del seno e che, per dimostrare un atteggiamento positivo con cui si confrontano con la malattia, scelgono di rendersi intenzionalmente visibili indossando una maglietta ed un cappellino rosa.
La Race for the Cure è arrivata in Italia nel 2000, a Roma, nello splendido scenario del Circo Massimo, spostandosi poi successivamente alle Terme di Caracalla dal 2001 al 2012 e tornando al Circo Massimo per l’edizione 2013. Madrina della manifestazione, praticamente da sempre, è l’attrice Maria Grazia Cucinotta, che presta generosamente il suo volto e la sua voce per le tante iniziative di promozione dell’evento. Con lei, Rosanna Banfi, figlia di Lino, colpita da questa malattia qualche anno fa.

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Tante le presenze vip, dalle già citate Maria Grazia Cucinotta e Rosanna Banfi, da Luca Zingaretti a Luisa Ranieri, Ambra Angiolini e Maria Sole Tognazzi; sono 59 in tutto i vip che hanno realizzato un’opera d’arte collettiva unendo tanti lavori a maglia e rispondendo all’invito di Perlana sponsor della Susan Komen.  L’opera è stata esposta a Roma nell’area del Circo Massimo, dedicata alla Race for the Cure, il 17, 18 e 19 maggio. “I tumori al seno – spiega la Komen, che ha offerto anche uno screening senologico completo – rappresentano le neoplasie maligne più frequenti fra le donne di tutte le età e la principale causa di morte nella popolazione femminile oltre i 35 anni. Anche gli uomini, seppur occasionalmente, possono sviluppare questa malattia (1 caso ogni 100 tumori al seno)”.

Come di consueto, la manifestazione è stata caratterizzata dalla corsa di 5 km (competitiva e non competitiva) e dalla passeggiata di 2 km, nel percorso che ha attraversato piazza Venezia, via dei Fori Imperiali e tornato al Circo Massimo, ruotando attorno al Colosseo.

Già nella metropolitana alle ore 8:00 del mattino si è potuto assistere ad un’ondata bianca e rosa che ha colorato la città di Roma, con una macchina organizzativa ai limiti della perfezione con stand per visite mediche, passando per quelli di tipo ristorativo.
La cornice del Circo Massimo, della salita del Colosseo, del Foro Romano, di Piazza Venezia e della sede del Comune hanno reso ancora più suggestiva tale manifestazione, affrontata fra atleti, runner domenicali, appassionati e amatori per un totale di circa 55 mila persone, fra cui anche bambini in carrozzina, nonne e nonni, insomma una varietà eccezionale che lasciava tutti senza parole.

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Per la sezione l’organizzazione è stata affidata come di consueto a LEONARDO MAGNO, il quale da gran curatore di manifestazioni teatrali, sportive e culinarie è riuscito a trascinare un bel gruppo di ragazzi, alcuni dei quali che nemmeno si conoscevano, riuscendo nell’opera di coesione e unità, tipiche della nostra associazione. A lui va tributato un giusto e un lunghissimo applauso e il merito per l’impeccabile cura nei dettagli, fra tutte la postazione auto praticamente sotto la FAO, fra Caracalla e Circo Massimo strategicamente idonea per spostamenti pre e post-gara. Presenti ben due arbitri nazionali, entrambi nella CAN D, Riccardo Fabbro (accompagnato dal padre, ben noto allenatore di calcio) e Giorgio Ermanno Minafra che ha corso i 5 km in 21 minuti e 22 secondi dribblando carrozzine e gente che passeggiava, tenendo sempre presente lo spirito benefico della giornata. L’unico corridore nella sezione competitiva Andrea Zuin che ha fermato il cronometro dei 5 km in un tempo poco inferiore ai 22 minuti. Fra i corridori ricordiamo anche Mario Polverino con il figlio Alessandro ai quali va un ringraziamento anche per le foto che a breve verranno caricate nell’apposita sezione visionabile dal link sottostante, l’avvocato Vincenzo Barzetti, l’arbitro regionale Fabrizio Pacella, l’osservatore Adriano Profili, i segretari Alessandro Ferrini (riconoscibile per aver corso anche in jeans!) e la sua futura compagna Claudia Papitto impegnata nella passeggiata dei 2 km, il sempre unico Andrea Bisegna che si è presentato in tenuta alpina alle ore 9 come potete vedere dalla foto per poi non mollare nemmeno un metro. Presente anche il cassiere Giulio Anselmo, oltre ai ragazzi del calcio a 11 e del calcio a 5 in forza all’organo tecnico sezionale quali Giuseppe Lamorgese, Pasquale Cacciatore e Cristiano Rosati che ha trascinato anche suo padre Carlo, sempre presente nella vita sezionale.

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E’ stata una mattina breve, ma intensa, capace di unire ancora di più, fare gruppo, fare tante risate oltre alla consuete foto ricordo.
Roma2 è sempre presente e partecipa anche lei alla raccolta fondi contro i tumori al seno. Nella comunicazione virtuale moderna vanno di moda gli hashtag, termini e paroline che racchiudono in breve il senso della manifestazione: concludiamo trascrivendone alcuni presenti sulla maglietta della manifestazione. Appuntamento al prossimo anno!!
#Supporto #Seno #Insieme #Volontariato #Cura #Coraggio #Forza #Donna #Futuro #Prevenzione #Benessere #Forza #Solidarietà #Vita #Unione #Speranza #Condivisione #Salute #Sport

Qui potete aprire la galleria fotografica dell’evento!

Impressioni di Pasquale Cacciatore – Uno dei messaggi più importanti che abbiamo appreso nel corso del tempo passato in sezione è che essere arbitri vuol dire qualcosa di più che indossare una divisa e calcare il terreno di gioco la domenica mattina: vuol dire fare gruppo, condividendo e promuovendo i valori più importanti che lo sport può veicolare, come la partecipazione e l’impegno sociale. La partecipazione della sezione di Roma 2 alla Race For The Cure ’13, la corsa benefica per la lotta al cancro del seno, è stata in tal senso un ennesimo ottimo strumento per sottolineare ciò; la maratona del 19 Maggio, corsa nella splendida cornice della Roma antica, ha visto infatti ancora una volta la partecipazione di decine di migliaia di persone: uno splendido messaggio di solidarietà e di sostegno a favore della prevenzione, della ricerca e della cura. Migliaia di persone tra cui c’eravamo anche noi di Roma 2, distinguibili dalle nostre maglie verdi; gente di varie età ed esperienza, arbitri da generazioni o giovani leve, ma tutti raccolti, sotto lo stemma arbitrale, dalla voglia di dimostrare la passione e l’impegno anche quando si corre al di fuori da un campo d’allenamento o di un terreno di gioco, come in occasione di un evento tanto importante come questo. Come accade in campo, dove l’arbitro non fa il protagonista ma si impegna fino al massimo perché vincano sempre le regole del calcio, così anche oggi noi abbiamo partecipato da contorno ad una festa che era ed è, innanzitutto, delle vere protagoniste della gara, ovvero le donne che hanno combattuto o combattono la gara contro il cancro (riconoscibili nel loro coraggio ed ottimismo nell’indossare la “divisa” rosa). Una festa in cui si è dimostrato che, quando si può dare una mano attraverso lo sport, un arbitro c’è sempre. Dal piccolo della mia certamente non lunga esperienza a Roma 2 ho apprezzato molto la promozione e l’organizzazione dell’evento portata avanti dalla sezione, e ringrazio tutti i colleghi con cui ho corso alla Race. Per quanto mi riguarda, in definitiva, l’esperienza di domenica 19 maggio è stata un’ottima manifestazione di spirito associativo, in attesa di partecipare, con la stessa determinazione che ha mosso tutti i partecipanti di Roma 2 alla Race, alla prossima iniziativa.

Impressioni di Cristiano Rosati –  E’ sempre un piacere partecipare ad una maratona per sostenere la ricerca, tanto più sui tumori al seno che è un male della nostra società e ancor di più se lo si fa indossando la maglia della nostra sezione. Infatti oggi Roma 2 è stata presente all’evento per dimostrare la solidarietà dei suoi associati: dopo le classiche foto di gruppo prima della gara ci siamo schierati alla partenza e via con i 5 km attraverso le meraviglie della nostra città. Dopo aver tagliato il traguardo ci siamo tutti ritrovati e abbiamo scattato “sudate” foto che hanno dimostrato il nostro impegno per una causa così nobile e per quello che mi riguarda farlo con la maglia che porta il nome di “Riccardo Lattanzi” è un motivo di orgoglio in più.