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Riportiamo le impressioni di Lamorgese e Savoca, due ragazzi del Futsal che la scorsa settimana, come riportato dal sito sezionale, sono stati protagonisti di due finali a livello provinciale: il primo dirigendo un match del campionato femminale, il secondo la finale del campionato di serie D. Ecco le loro impressioni sulle rispettive designazioni e emozioni provate in campo!

lamorgese GIUSEPPE LAMORGESE – “Sono orgoglioso di me stesso! Ho raggiunto un traguardo importante a fine stagione. Durante l’anno mi sono impegnato, ho lavorato duro per poter ottenere qualcosa di importante e non ci avrei mai creduto che dopo appena 1anno e 3mesi dal mio debutto nella categoria arbitrale avrei arbitrato una finale per l’assegnazione di un titolo. Durante il pomeriggio e fino a prima della gara ero abbastanza agitato, un po’ nervoso ma dopo l’ingresso in campo ho pensato solo a dirigere la partita. Una gara molto combattuta dalle due squadre che ci tenevano tantissimo a conquistare la coppa; lo dimostra il fatto che son serviti i calci di rigore per decidere la vincitrice. È stata emozione unica, la prima e spero di una lunga serie. Se sono arrivato a questo traguardo lo devo a diverse persone che durante quest’anno calcistico mi hanno aiutato a crescere con i loro consigli. Un grazie particolare devo farlo al mio insegnante Daniele Di Resta e a Giuseppe Mannatrizio che mi ha dato la fiducia e  l’opportunità di svolgere questa finale”.

savocaERNESTO SAVOCA – “Quella di mercoledì scorso è stata la mia prima, vera ed emozionantissima finale di calcio a 5. Quando il nostro organo tecnico Giuseppe Mannatrizio mi ha comunicato la sua scelta nel designare me a dirigere la finale per il titolo provinciale di serie D ho provato mille emozioni, dalla gioia alla tensione, dalla soddisfazione alla serietà derivante dall’incarico che mi era stato affidato. Sono arbitro da 4 anni e posso dire per certo che questa è stata la partita di gran lunga più difficile che avessi mai diretto. Allo stesso tempo la più bella e sentita e divertente. Nonostante la notte precedente non avessi chiuso occhio, appena sono entrato in campo ero eccitatissimo e concentrato. Di fronte a me una platea numerosa, tra cui i miei immancabili colleghi nonché amici e le incoraggianti presenze del presidente Massimo Ubertini e del vice presidente Daniele Di Resta. La tensione era forte ma gestibile ma quella era la mia gara e dovevo gestirla io. Quando ho fischiato l’inizio ho provato un brivido: era la sintesi meravigliosa di una serie di indescrivibili e spettacolari emozioni che solo un arbitro può provare”.

COMPLIMENTI RAGAZZI!