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Cronaca del raduno di metà campionato per tutto l’organico OTS.

RADUNO ARBITRI

E’ arrivato, come di consueto per ogni stagione sportiva al suo giro di boa, il giorno del raduno di metà stagione anche per gli AE della Sezione di Roma 2 a disposizione dell’ Organo Tecnico Sezione, data cruciale per qualsiasi arbitro a qualsiasi livello, in quanto occorre arrivarvi preparati sia sotto il profilo tecnico che regolamentare se si vuole dimostrare una certa continuità di prestazioni e soprattutto se si vuole continuare a scendere in campo il fine settimana.

insave12748281_959852577430892_84095434_nLe lancette della giornata, che sembra non iniziare al meglio per via di un momentaneo acquazzone mattutino, partono alle 8:30 al campo Ceprani della società Liberatas Centocelle in via dei Gerani, dove hanno luogo le prove fisiche che consistono nello svolgimento dello Yo-Yo test su un terreno fresco di pioggia. E’ una prova dura e faticosa ma tutti cercano di dare il massimo e battere se stessi dimostrando grande impegno. Stesso impegno profuso da tutta la parte organizzativa della Sezione, che oltre a Presidente ed Organi Tecnici si avvale della collaborazione della Segretaria Claudia Papitto, del Consigliere Alessandro Ferrini, nonchè del preparatore atletico Davide Moriconi, coadiuvato dal suo vice Davide Lanzellotto.
A test finiti, dopo le docce, prosegue sul campo una breve lezione degli OT Di Giamberardino, Bianchi, De Angelis e Pedone riguardo il posizionamento sul TdG, aspetto fondamentale per una buona, e soprattutto credibile, conduzione di gara, accompagnata dall’intervento di una presenza inaspettata all’interno di un organico OTS: l’arbitro Enrico Leo, reduce dalle categorie nazionali, che ci ha raccontato della sua esperienza.
Il suo è stato un grande esempio per tutti noi, soprattutto sul concetto che arbitrare significha umiltà e passione, motivazioni che ci devono spingere a dare il massimo in qualunque categoria siamo impiegati.

insave12751058_933370166782891_506490191_nIl raduno adesso cambia scenario. Sono circa le 12:30 e il popolo della Sezione “Riccardo Lattanzi” si sposta nella sede di Via Paolo Luigi Guerra per affrontare a turni i quiz sulla conoscenza del regolamento che ogni direttore di gara è chiamato ad applicare dal momento in cui mette piede nel centro sportivo al momento in cui lo abbandona.
Con la fine dello svolgimento dei quiz scocca una sorta di fine primo tempo per gli AE che possono finalmente placare la fame con il buffet messo a disposizione per tutti da parte della Sezione e riposarsi.
Le lancette ripartono alle 14:30 con il saluto appassionato del Presidente Massimo Ubertini, sempre pronto nei suoi discorsi a mettere in risalto le cose positive ma specialmente gli aspetti da cambiare e da migliorare. Tra i lati positivi vi sono i riconoscimenti e gli applausi per tre ragazzi della sezione: Tommaso Controni per il miglior risultato ai quiz tecnici, Wael Abu Ruqa per il miglior risultato ai test atletici e Paolo Gamboni per meriti associativi.

insave12717042_1683462728599376_1756879038_nOra è il momento della presentazione e del discorso dell’ospite di giornata, il Coordinatore OTP/OTS  per la Commissione Regionale Lazio Fabrizio Marini, intervenuto su un argomento dolente del nostro calcio: la violenza negli stadi, in ogni sua accezione e sfaccettatura, che va dal razzismo, alle invasioni e risse di campo. Ciascun arbitro i fronte a tali episodi deve riuscire prima di tutto a evitare quelle condizioni che le favoriscano e poi dovrà utilizzare il buon senso e tutti i mezzi regolamentari per descrivere in maniera dettagliata e veritiera i fatti affinchè i colpevoli siano puniti e non possano avere più accesso a determinati eventi sportivi.
Chiusosi l’intervento del nostro ospite, il telone delle proiezioni si abbassa e qualcuno con sorpresa e divertimento si riconosce nella carrellata di video che scorrono: il modo migliore per crescere e imparare è osservare come agiamo sul TdG, come ci comportiamo e avere la possibilità di vedere in prima persona attraverso un filmato aiuta tantissimo a non commettere gli stessi errori.
Alle 18:00 arriva il triplice fischio e il raduno si conclude con il consueto saluto del Presidente con l’in bocca al lupo per il proseguimento della stagione.

A cura di Paolo Gamboni

 

RADUNO OSSERVATORI

A metà della stagione non poteva mancare la convocazione di Arbitri ed Osservatori Arbitrali da parte degli Organi Tecnici Sezionali e dal Presidente Massimo Ubertini per fare il punto su quanto fatto fino ad oggi.
Pertanto sabato 20 febbraio, approfittando dell’interruzione dei campionati, si è svolto, presso i locali sezionali, l’incontro tra la guida tecnica degli OA Roberto Acquaviva, responsabile OO.AA C/11 e gli Osservatori. Parallelamente presso il campo Ceprani si sono svolti i test atletici dei colleghi Arbitri.

insave12328199_1570293713290351_602749409_nI lavori si sono aperti con l’analisi della relazione “tipo” dell’Osservatore Arbitrale e con i commenti ai quadri della stessa relazione da parte di Roberto Acquaviva con l’unico obiettivo di migliorare e rendere uniformi le relazioni ed i giudizi degli Osservatori impegnati nelle visionature degli Arbitri. Subito dopo la parola è passata a Piero Ferrari, OA alla CANB di Roma 2, che, condividendo la sua esperienza, ha centrato l’intervento sul come costruire un voto e come raccontare una gara vista trascrivendo in modo efficace nella relazione le informazioni. Innanzitutto, è importante arrivare per tempo al campo per percepire l’ambiente iniziale e segnare in modo preciso e dettagliato tutto ciò che accade durante la gara, dal primo minuto fino a fine gara. Segnare eventuali momenti topici (che hanno cambiato lo stato della gara) servirà ad impostare il ragionamento nello spogliatoio e discutere eventuali punti da migliorare con l’arbitro. È importante comprendere che la lettura della gara consiste nella lettura di più gare che cambiano continuamente tono la cui disamina deve essere condivisa, a fine gara, all’interno dello spogliatoio con il collega arbitro che non bisogna dimenticare di ringraziare per l’impegno profuso. Bisogna, inoltre, provare a capire insieme all’arbitro dove, perché e come poter fare meglio negli episodi succedutesi, evidenziando gli elementi positivi e negativi e facendo notare eventuali disturbatori. Tutto ciò è la premessa per impostare, infine, la relazione. Raccontare di un Arbitro richiede non meno di tre ore e gli Osservatori devono essere percepiti come dei “facilitatori”, che costruiscono il voto sulla prestazione dell’arbitro in base ai loro parametri e non come “ragionieri”. Il compito degli Osservatori è quello di consegnare un Arbitro che alla prossima gara, nella domenica successiva, potrà fare meglio.

L’intervento si è chiuso con il ringraziamento di Roberto Acquaviva per la presenza di Piero Ferrari e con l’invito da parte del Presidente Massimo Ubertini rivolto a tutti i partecipanti di essere diretti nei giudizi conferiti agli Arbitri puntando sulla loro crescita.

A cura di Rosario Magro