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IMG-20160220-WA0017Il gruppo assistenti del Lazio non si ferma mai, per questo siamo di nuovo qui, a distanza di un mese, a raccontare una nuova giornata di raduno.
Un raduno diverso dal solito, il primo Raduno Master per Assistenti della stagione, un progetto ormai consolidato da anni che gli OT Galliano e D’Agostini hanno rinnovato per offrire una crescita sempre maggiore.
I migliori 50 assistenti della regione, con l’innesto di qualche promettente neo-immesso, si sono ritrovati nella mattinata di sabato al Ciccarelli di Latina: l’Ariet Test così come l’Agility testeranno i miglioramenti fisici fin qui ottenuti, così come la registrazione del peso, per avere un quadro generale della prestanza fisica di ognuno.

Sul terreno di gioco ci sono tutti, in primis il Presidente della Sezione di Latina Fiore Pressato che ci accoglie con un largo sorriso ed un grande in bocca al lupo, così come i nostri OT, insieme ad altri componenti del Cra come Emiliano Mascherano e Antonello Grispigni, l’immancabile Segretario Giuseppe Quaresima ed l’efficientissimo collaboratore Gianluca Perna, primo ad arrivare al campo per predisporre tutto l’occorrente per i test atletici.
Una prima chiacchierata con gli OT scioglie gli animi degli assistenti, divisi in tre gruppi e pronti a dare il meglio di se, giusto in tempo per l’arrivo del Vice Commissario Cra Riccardo Tozzi.
Menzione d’onore per il collega CAN A Giulio Dobosz, che sin dalle prime ora del raduno ha partecipato attivamente all’evento.

IMG-20160220-WA0016Tutto prosegue nel migliore dei modi, i gruppi si alternano nelle varie prove e finiscono la sessione sul TdG con delle piccole lezioni sul campo, poi doccia e trasferimento alla Sezione ospite di Latina, particolare per la sua ubicazione all’interno dello Stadio Francioni, palcoscenico non solo della finale di Coppa Italia di Eccellenza ma soprattutto del campionato di Serie B.
Classici selfie e foto di gruppo all’interno dello stadio, poi tutti in aula per i quiz tecnici, anche questi divisi per gruppi, svolti grazie all’aiuto del Componente del Settore Tecnico Cristiano Partuini.
Superata quest’ultima prova, il Presidente Pressato ci ha dato il benvenuto nella sua Sezione esprimendo tutta la felicità per aver ospitato questo importante evento ed aprendo le danze per il pranzo: un’accoglienza da 10 e lode.
Le lancette segnano le 14.00 ed è ora di fare sul serio con la parte tecnica del raduno: senza giri di parole i nostri OT vanno subito al punto, evidenziando gli aspetti da migliorare.
Come ricordato da Riccardo Tozzi la cura dei dettagli non è più un aspetto marginale della figura dell’Assistente, anzi, è parte integrante tanto quanto la preparazione atletica e regolamentare.
I più “distratti” sono stati ripresi per non aver rispettato alla lettera l’abbigliamento richiesto per le prove atletiche, o per non essersi presentati sbarbati al raduno. Piccolezze che, varcati i confini regionali, diventeranno segni distintivi ad un primo rapido sguardo.
Anche lo svolgimento dei test atletici deve cambiare, evitando i tentativi di “rubare” metri, perché agli occhi degli OT risultiamo solo dei deboli.
Lo studio del regolamento inoltre non deve essere finalizzato al superamento dei quiz, o rispolverato solo alla vigilia dei raduni, ma deve essere una formazione costante, anche e soprattutto perché, come detto da D’Agostini: “La solitudine dell’AA non ci permette di avere ancore di salvataggio sulla fascia laterale in caso di dubbio o indecisione”, ed inoltre vanificare sforzi e sacrifici per troppi errori in un quiz tecnico porterà solo dei rimpianti.

IMG-20160220-WA0033La fase successiva del raduno è stata condotta da Cristiano Partuini, che grazie alla visione di numerossisimi filmati, provenienti da campi di ogni categoria e regione, ci ha aiutato ad analizzare tutti gli aspetti fondamentali per un assistente, cercando di aprire la nostra mente per vedere lo stesso episodio con prospettive differenti.
Le parole chiave sono state : BODY LANGUAGE – COLLABORAZIONE – AREA DI COMPETENZA – BRIEFING – TIMING.
Ad ogni dubbio della platea il dibattito si è fatto interessante, con l’intervento di tutti i nostri OT, sottolineando come il cambiamento del fuorigioco negli ultimi anni abbia portato anche al cambiamento dell’assistente, dove la tempestività della segnalazione non paga più, ma rischia di essere frettolosa e dannosa per il gioco; avere la forza di tenere la bandierina giù è un grande pregio dell’assistente, che deve saper distinguere le situazioni in cui una segnalazione o meno potrebbe mettere a rischio anche l’incolumità dei giocatori: esplicativo l’esempio di un attaccante in posizione di FG che correndo verso il portiere avversario potrebbe venirne a contatto se la segnalazione risultasse troppo ritardata, diversamente da un lancio del pallone che arriverà comodamente tra le braccia del portiere con l’attaccante disinteressato allo stesso.
IMG-20160220-WA0021Gestione delle panchine : i campionati ormai sono caldissimi, ogni punto è fondamentale per promozioni e retrocessioni, e le panchine sono l’elemento di disturbo principale. Per questo capire il momento di intervento dell’AA1 è vitale per evitare che una situazione complicata diventi ingestibile. Come da disposizioni, la prima persona da attivare per il controllo delle panchine è il dirigente e, se risultasse ininfluente, solo dopo richiamare il collega arbitro per una gestione più attiva delle persone ammesse.
Altri filmati hanno introdotto il delicatissimo argomento della Linea di Visione, ribadendo come alcuni segnali possano agevolare una decisione che nel 90% dei casi è di competenza dell’AA. Il movimento dell’attaccante in FG, così come la direzione del pallone o l’eventuale parata o meno del portiere sono tutti elementi che ci possono aiutare a fare la corretta valutazione. Infatti la gestione del multi evento, come ha ribadito Tozzi, si risolve con la semplicità, senza fermarsi sul singolo episodio, ma riuscire a catturare tutti gli elementi d’aiuto. IMG-20160220-WA0032In proposito Fabrizio D’Agostini ha chiesto l’intervento di Giulio Dobosz, che ha confermato come anche in Serie A, nonostante per la sestina arbitrale ci siano molti strumenti tecnologici di aiuto e supporto come l’auricolare o la bandierina elettronica, tutti i movimenti di coloro che prendono parte all’azione sono di assoluto aiuto per arrivare alla giusta decisione.
Un assistente non deve essere ossessivo, ma aprire la visuale a tutto quello che gli accade intorno.
Graditissima è stata inoltre la visita dell’Assistente Internazionale di casa, Veronica Vettorel, che sta raccogliendo ampissimi successi nella sua carriera, non ultima la prestigiosissima designazione che la porterà alla fine del mese a volare nel lontano Giappone per arbitrare le gare del girone asiatico femminile per le qualificazioni ai Giochi Olimpici.
Il sole è ormai calato da un pezzo ed arriva il momento dei saluti, i nostri OT ci ricordano che non bisogna mollare nulla fino alla fine del campionato, perché niente è dato per scontato ed i nostri obiettivi possiamo solo realizzarli credendoci fino in fondo. A racchiudere il momento la frase proiettata a fine raduno :

“L’UMILTA’ CONTIENE LA PREZIOSITA’ CHE FA CHINARE IL CAPO”

A cura di Giulia Tempestilli