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Quando ho appreso della mia promozione alla CAI, l’emozione e l’orgoglio di rappresentare la mia regione e la Sezione di Roma 2 sono state, da subito, immense ma anche accompagnate dalla consapevolezza dell’enorme responsabilità che ciò comporta.

pacellaDomenica 27 Agosto ha avuto inizio il mio primo raduno nazionale a Sportilia. L’atmosfera era professionale ed erano evidenti l’impegno, la passione e la serietà di tutti i partecipanti. Dopo le visite mediche di rito e la consegna del materiale necessario,  il Commissario Andrea Gervasoni ha dato inizio alle danze accogliendo tutti gli arbitri con un grande in bocca al lupo. Poi, insieme al Coordinatore del Settore Tecnico Vincenzo Meli, siamo entrati nel vivo analizzando la Circolare n° 1.
In seguito, primo allenamento ufficiale nel corso del raduno e, successivamente, sotto la supervisione dell’Organo Tecnico , sono iniziati i quiz tecnici, superati con disinvoltura dall’intero organico (150 arbitri)  grazie ad un’attenta preparazione e alla serietà impiegata nel corso dello svolgimento.

Il giorno seguente, lunedì 28 Agosto, siamo stati sottoposti ai test atletici su campo: sudore, passione e determinazione mi hanno concesso di superare questa importante e delicata fase con successo.
Tornati in aula abbiamo osservato ed esaminato numerosi video di alcune gare contenenti casistiche particolari e ripassato ciò che concerne i vari spostamenti e posizionamenti del direttore di gara.
La seconda giornata di raduno si è conclusa con la piacevole e inattesa partecipazione del Presidente dell’AIA Marcello Nicchi che ha dimostrato il suo importante supporto.
Martedì 29 Agosto abbiamo svolto tutti insieme l’ultimo allenamento e ripreso la visione di alcune video per poi essere congedati, non prima di ricevere diverse raccomandazioni da parte di tutta la Commissione: tenere un comportamento idoneo al ruolo che ricopriamo, dare sempre il massimo e non dimenticare mai di divertirci.

Dopo questa mia prima esperienza a Sportilia , ad un raduno nazionale, torno in Sezione conscio di aver ampliato il mio bagaglio culturale sia per ciò che concerne l’arbitraggio che sul piano umano.
Concludo con una frase pronunciata da Andrea Gervasoni  che mi ha colpito molto: “Fino ad ora nuotavate in una piscina con l’ausilio dei braccioli, ora, dovete imparare a nuotare nell’oceano con gli squali.”.

A cura di Fabrizio Pacella