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UN MONDIALE A ROMA 2

Byadmin

7 Febbraio 2015

E’ passata più di una settimana ormai, ma la scia di entusiamo che ha lasciato dietro di sè la riunione tecnica di qualche IMG-20150128-WA0007giorno fa è ancora ben tangibile.
Non è stata una riunione qualsiasi, tutti la aspettavamo con ansia dal momento del “sorteggio” dei colleghi internazionali che di consueto portano un po’ della loro esperienza nelle varie sezioni italiane, e anche il ritardo di una settimana sul previsto non ha fatto altro che aumentare il desiderio di conoscere un ospite così importante.

Renato Faverani ovviamente non ha deluso le aspettative, cordiale e subito a suo agio come se fosse di casa a Roma 2, sempre con il sorriso e pronto a stringere mani o a fare foto a chiunque glielo chiedesse.
Finito il tempo delle presentazioni si è entrati nel vivo della serata, con un breve video che ha riepilogato le grandi conquiste nella carriera di Renato, tra le più recenti la finale di Champions League ’12/’13 e la finale del mondiale brasiliano della scorsa estate.

L’ora successiva è trascorsa veloce e piacevole, con la platea gremita e attenta ad ogni parola o aneddoto che Renato ha saputo regalare con la saggezza di chi calca da più di 20 anni il terreno di gioco. Nonostante ciò, la sua capacità di coinvolgere tutti, dai ragazzi più giovani ai nazionali presenti in sala è stata formidabile, tanto che ha analizzato lui stesso gli episodi di fuorigioco valutati e segnalati durante la finale mondiale.

20150128_202120La grande opportunità per tutti di poter ascoltare Renato Faverani è stata ancora più chiara nei suoi discorsi tra un filmato e l’altro: non bisogna mai sentirsi appagati o bearsi di ciò che abbiamo raggiunto, ma bensì puntare sempre più in alto verso l’obiettivo successivo, e quando ci volteremo indietro, capiremo quanto eravamo sciocchi a sentirci quasi invincibili.
E’ giusto godersi i successi, ma la vita di un arbitro è piena di insidie ed errori che ti aspettano dietro l’angolo, e l’errore più grande che si possa fare è non essere pronti ad affrontarli.
L’unico modo per far si che ciò non accada è la continua preparazione sotto tutti i punti di vista, atletico, regolamentare e umano, soprattutto frequentando la sezione, dove il confronto con i colleghi di tutte le età e categorie può aiutare a crescere.

Un lungo applauso ha chiuso così la riunione, e dopo la consegna del regalo da parte della sezione a Renato, si è volati verso il ristorante, per chiudere in bellezza una serata ricca di emozioni.

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Giulia Tempestilli