Martedì 23 maggio al KSU Stadium il nostro Alessandro Giallatini è stato designato nel match di campionato di Saudi Pro League, massima competizione dell’Arabia Saudita. Prosegue quindi la collaborazione fra i nostri arbitri e la federazione araba. Questa volta Alessandro è volato per la volta di Riyadh con Daniele Orsato.
La sfida in questione vedeva opporsi l’Al Nassr di Cristiano Ronaldo e l’Al Shabab. I padroni di casa sono risultati vittoriosi per 3-2 dopo esser stati in svantaggio per 0-2. La compagine di casa resta al secondo posto, a -3 dal Al Ittihad a due giornate dalla fine, ospiti che restano terzi ma alla terza sconfitta di fila che di fatto ha fatto perdere il treno della vetta.
Ed è stato proprio CR7 a decretare la sfida con un gol al 59′ per la sua squadra, allenata fino a qualche settimana fa da Rudi Garcia ed in passato anche dagli italiani Zenga e Cannavaro. In rosa altri ex italiani ed europei come Ospina in porta (Napoli fra le altre), Talisca (Besiktas), Luiz Gustavo (Bayern e OM). Per gli ospiti il capitano è Ever Banega, ex di Inter e Siviglia fra le altre, oltre a Cuenca o Krychowiak (PSG, Siviglia, Lokomotiv Mosca, WBA.
Rimane incerto l’esito del “1° Memorial Roberto De Angelis”, il primo torneo di padel per arbitri di calcio organizzato dalla Sezione di Roma 2 in collaborazione con l’AIA Eventi e Manifestazioni coinvolgendo tutte le sezioni laziali. La pioggia battente caduta su Roma nel pomeriggio di domenica 21 maggio ha di fatto sospeso il torneo, non permettendo quindi la disputa delle finali 3-4 posto fra AIA Team e AIA Ostia Lido e la finalissima di 1-2 posto fra le due sezioni romane di Roma 2 e Roma 1.
Andando in ordine, fin dalla prima mattina sui 4 campi ci si è fronteggiati a suon di diritto, rovescia e bandeja, nelle sfide da tre squadre in ciascuno dei 4 gironi di qualificazione che ha visto dominare il Team B di Albano Laziale su Latina e Ciampino, il team di Ostia Lido su quelle di Civitavecchia e Roma 2 B, quella di Roma 1 su AIA Team capitanata da Alessandro Paone e Albano Laziale A, infine Roma 2 A ha avuto la meglio su Viterbo e Tivoli. Ai quarti di finale Roma 2 A ha vinto contro Civitavecchia, Roma 1 contro Ciampino, Ostia Lido contro Viterbo e AIA team contro Albano B. La grande affluenza di associati e di Presidenti di Sezione ha visto anche la partecipazione e la visita del Presidente dell’Associazione Italiana Arbitri Carlo Pacifici, per un momento di associazionismo sicuramente da ripetere per aver di fatto coinvolto un’intera regione all’interno in uno sport tanto di moda, quanto coinvolgente aldilà delle vesti di fischietto o cartellini o bandierine.
L’evento è stato dedicato all’associato di Roma 2 Roberto De Angelis, scomparso recentemente, già organo tecnico sezionale e consigliere sezionali per moltissimi anni, uno dei primi pilastri da quando la Sezione fu fondata dalla costola dell’allora unica sezione romana. Prezioso il supporto dell’AIA Eventi e degli sponsor presenti, che hanno permesso di realizzare magliette per ciascun atleta oltre a permettere uno screening visivo gratuito a ciascun presente.
La rubrica “Debutti” ritorna. Puntata 9. La prima pagina oggi è dedicata al fischietto di Lorenzo Carucci, che lo scorso 7 maggio ha avuto modo di veder coronare un primo sogno, il debutto in Eccellenza nella sfida fra Sezze e Falasche Lavinio.
Ecco la sua intervista.
Come è stata l’emozione della designazione? “L’emozione al momento della designazione non è stata eccessiva, si trattava di un obiettivo che avevo fin da inizio stagione e l’esperienza maturata gara dopo gara in promozione mi ha reso sempre più consapevole dei miei mezzi, quel momento l’ho perciò vissuto con la consapevolezza di chi sa che merita di trovarsi li. Diverso invece è stato il momento dell’ingresso in campo. Un bell’ambiente, un clima di festa, uno sguardo alla tribuna in cui sedevano parenti e amici, consapevoli ormai di quanto sangue bisogna sputare per avere diritto a quel momento di felicità, ecco, quegli istanti sono stati il vero premio stagionale”.
Come hai vissuto la gara e che differenze hai trovato rispetto alla Promozione? “La differenza con la categoria rispetto alla promozione l’ho notata nell’”agonismo propositivo” dei calciatori in campo. Spesso si parla di soglia del fallo nel nostro ambiente, ma questa è stata la prima gara in cui veramente ho avuto la possibilità di impostarne una. Credo quindi che l’esperienza che avrò modo di fare il prossimo anno in Eccellenza sarà il primo passo verso la costruzione di un mio IO arbitrale”.
I colleghi di Roma 2 ti hanno aiutato? “I colleghi, non solo di Roma 2, sono la linfa di questo percorso. Lo spirito di corpo che si crea quando si condividono esperienze cosi belle e tortuose è unico, non lo trovi a scuola, all’università, a lavoro, solo lo sport ti regala certi legami e il nostro è lo sport più di squadra che esista. Non ci passiamo un pallone, ma ci trasmettiamo esperienza l’un l’altro”.
Come hai vissuto fino ad oggi questa esperienza con la divisa, per te che sei giovane? “Quella divisa è parte di me in ogni contesto, faccio sempre un’esempio personale quando parlo dell’arbitraggio a chi non lo conosce. Nel mio caso ha completamente rivoluzionato il mio carattere, se a 13-14 anni risultavo ancora timido, timoroso, a 16 ero per certi versi più maturo e “sciolto” della media dei miei coetanei, questo perché anche solo il pensiero di gestire da solo 40 e passa persone (tra calciatori titolari, di riserva e dirigenti) a quell’età richiede coraggio. Come tutte le cose che faccio cerco il meglio da me stesso, in primis a livello atletico (“conditio sine qua non” dell’arbitraggio) e poi a livello di crescita tecnica, ma soprattutto comportamentale. Sono contento dei traguardi fin qui raggiunti, perché frutto di lavoro e sacrifici”.
Non è un punto di arrivo. Ambizioni e desideri da qui in poi? “Assolutamente, non è un punto di arrivo, il prossimo anno si riparte dall’eccellenza, categoria che può soddisfare la mia fame di esperienza. Farò le mie partite con la consapevolezza di essere l’ultimo arrivato e di non aver fatto ancora nulla”.
Dediche particolari e ringraziamenti? “Questa stagione la dedico a mio Nonno Marcello, che mi ha lasciato in dicembre. In un certo senso il gioco del calcio me l’ha spiegato lui, a 7 anni, davanti alla tv, in una tiepida giornata primaverile. Grazie!”.
Si terrà domenica 21 maggio dalle ore 8:30 presso il Golden Padel Club di Giardinetti, in Via dei Ruderi di Torrenova, il 1° TORNEO DI PADEL PER ARBITRI intitolato alla memoria del nostro Roberto De Angelis, per anni Consiglieri e Organo Tecnico Sezionale a cui pochi giorni fa avremmo volentieri fatto gli auguri per il suo compleanno.
Insieme alla Commissione AIA per l’organizzazione di Eventi e Manifestazioni, la nostra Sezione sarà promotrice dell’evento.
Cliccando sul seguente link potete procedere con le iscrizioni al torneo oppure visitare direttamente la pagina dedicata alla giornata: https://www.aiaroma2.it/torneo-padel-lazio/#
Qui potete trovare il Regolamento completo e la composizione dei gironi e delle fasi finali:
Giovedi alle 20:45 sarà lo stadio Castellani di #Empoli il teatro in cui il nostro Alessandro Giallatini toccherà quota 200 gare nella massima serie.
I toscani hanno bisogno di preziosi punti salvezza dopo averne persi diversi nel 2023. Rossoblu desiderosi di restare nella top10.
In #SerieA per Alessandro tutto iniziò il 01/11/2009 in Cagliari-Atalanta, da lì numerose sfide di vertice con designazioni ad europei e mondiali. Rimanendo in massima serie la gara 100 fu il 23/10/2016 in Atalanta-Inter con l’amico fraterno Giulio Dobosz, ora Presidente del @cra_lazio, con il quale deve il corso arbitri insieme nel settembre del 1990. Altro giro di boa con la gara 150 in pieno Covid, 19/07/2020, in Fiorentina-Torino. le battaglie fatte con l’altro amico fraterno, il nostro arbitro Paolo Valeri.
Ad Alessandro giungano le congratulazioni dal Presidente Trombetta a nome del Consiglio Direttivo e di tutto l’organico sezionale. Mille ancora di queste emozioni Alessandro!
Il Presidente Domenico Trombetta a nome del Consiglio Direttivo e della forza sezionale si stringe vicino al collega osservatore sezionale Lauria per la perdita della cara mamma.
Inoltre ci stringiamo vicino al collega Giuseppe Segalini di AIA Ostia Lido, figura molto presente all’interno del Comitato Regionale Arbitri del Lazio negli anni, per la prematura scomparsa della sorella.
Continua la rubrica “Debutti”. Siamo giunti alla punta 8 e il protagonista di oggi è Matteo Esposito, reduce dalla prima gara in Prima Categoria. Ecco l’intervista a lui realizzata dalla Redazione.
Come è stata l’emozione della designazione? “L’emozione della designazione è stata positiva. Infatti ho provato: felicità, gioia, soddisfazione”.
Come hai vissuto la gara e che differenze hai trovato dal punto di vista comportamentale in campo? “All’inizio della gara, ho provato un po’ d’ansia da prestazione, però poi, dopo l’inizio della partita, mi sono tranquillizzato e concentrato lasciando da parte l’ansia. La differenza è stata che i calciatori erano più organizzati in ambito di protesta ed entrambi i capitani chiedevano molte spiegazioni dopo i miei fischi. La difficoltà, infatti, è stata quella di dover contenere tali proteste e di tranquillizzare e di farmi accettare dai leader di entrambe le squadre”.
Non è un punto di arrivo. Ambizioni e desideri da qui in avanti? “La prima categoria che mi è stata designata, non è un punto di arrivo, ma di partenza: è fondamentale ed essenziale lavorare sia dal punto di vista tecnico, atletico che comportamentale. Infatti, come ci dicono anche in sezione, la prima categoria deve essere un passaggio fondamentale per le categorie successive. I miei desideri sono quelli di continuare a migliorare sia come arbitro sia come persona che può essere vista come figura d’esempio. Mentre la mia ambizione è quella di arbitrare partite sempre più importanti e fondamentali”.
Il lavoro in sezione che ti ha portato al debutto lo reputi fondamentale nel tuo cammino di crescita arbitrale e umano? “Il lavoro in sezione è stato fondamentale per fare il debutto in prima categoria, perché la sezione è la palestra dell’arbitro nella quale ci si confronta e si cresce tutti insieme tramite dialogo e comunicazione. Importanti per me sono state le riunioni organizzate dai miei Organi Tecnici e dal presidente perché ci hanno aiutato a crescere sia dal punto di vista tecnico che mentale”.
Quanto i colleghi di Roma 2 ti hanno aiutato dal primo giorno ad oggi? “I colleghi di Roma2 mi hanno aiutato tantissimo sin dal primo giorno. Ho conosciuto persone disposte ad aiutarmi soprattutto nei momenti in cui non credevo più in me stesso e mi hanno dato la forza per continuare, a metabolizzare e a riflettere sugli errori che commettevo in partita”.
L’Associazione Italiana Arbitri, attraverso la Sezione di Roma 2, ha partecipato all’evento Villaggio per la Terra, format ideato dalla Onlus Earth Day Italia e realizzato in collaborazione con il Movimento dei Focolari di Roma. Lo scopo della manifestazione, svolta dal 21 al 25 aprile a Roma tra la Terrazza del Pincio ed il Galoppatoio di Villa Borghese, è la promozione di una sensibilità civile ed ambientale nel contesto delle celebrazioni nazionali della Giornata Mondiale della Terra del 22 aprile.
Il Villaggio per la Terra è animato da centinaia di migliaia di persone e da più di 600 eventi grazie alla collaborazione con oltre 250 organizzazioni che si occupano di ambiente, sport, spettacolo e cultura con un programma fitto di eventi, incontri, spettacoli e un villaggio dedicato ai più piccoli con laboratori ludici e didattici nell’arco delle diverse giornate della manifestazione.
Tra queste, lo stand ufficiale dell’AIA e della Sezione di Roma 2 che ha aperto le porte ai visitatori che hanno potuto incontrare arbitri e dirigenti. “Sono state molte le persone che abbiamo incontrato – ha detto con soddisfazione il Presidente di Roma 2 Domenico Trombetta – L’esperimento più riuscito è stato quello di far provare giovani calciatori ad arbitrare. Abbiamo poi parlato di inclusione nello sport attraverso l’arbitraggio”.
Martedì 25 aprile, ultima giornata dell’evento, è andato anche in scena un talk show dal titolo “Sport e benessere in armonia con la natura”, al quale hanno partecipato sul palco il Presidente dell’AIA Carlo Pacifici, la Componente del Comitato Nazionale e Responsabile del progetto Women Referee Katia Senesi e Riccardo Delfino, arbitro della Sezione di Roma 1 a disposizione del Comitato Regionale Arbitri del Lazio.
Il Presidente Pacifici ha dapprima evidenziato il rapporto tra arbitri, tecnici e calciatori nelle leghe inferiori, constatando come questo sia “di collaborazione e di sostanziale armonia; noi vorremmo che il calcio sia ciò che effettivamente è: un momento di gioia e divertimento, nel quale tutti scendono in campo, ciascuno per il proprio ruolo. Chiaramente, quando si va fuori da questo equilibrio parliamo di violenza nei confronti dei nostri arbitri, e anche su questo bisogna lavorare di più in piena sinergia con tutte le Componenti Federali”. Inoltre, Pacifici ha illustrato tutte le peculiarità che caratterizzano il ruolo sociale e sportivo dell’arbitro: “Abbiamo necessità di implementare rafforzare un canale con il Ministero dello Sport e con il Ministero dell’Istruzione per portare il nostro messaggio positivo di rispetto delle regole, di amicizia e di condivisione”.
“”Il calcio è per i maschi” e “le femmine, in cucina” sono due slogan, ma se al giorno d’oggi i migliori chef sono uomini e anche nel mondo dello sport emergono figure femminili come dirigenti, calciatrici ed arbitri vuol dire che questi concetti sono stati definitivamente sdoganati grazie al lavoro che è stato fatto negli anni e che quotidianamente portiamo avanti come Associazione. È la competenza che fa la differenza, non il pregiudizio, soprattutto perché lo sport è inclusivo per definizione”, così Katia Senesi nel suo intervento ha posto l’attenzione sul ruolo sempre crescente della donna nel mondo arbitrale.
Riccardo Delfino ha parlato della propria esperienza nella direzione della finale del Campionato di Quarta Categoria, disputato da atleti con disabilità, partendo dal rapporto tra uomo e natura: “Uno dei grandi problemi è l’aver concepito la natura solo come un insieme di risorse da sfruttare, e ciò ha permesso come conseguenza che una maggioranza si appropriasse di tali risorse, non permettendo alle minoranze di usufruirne. La possibilità che viene data con la Quarta Categoria di accedere al calcio come risorsa fa sì che il pregiudizio con il quale ci si accosta al mondo della disabilità venga superato; un pregiudizio che nasce esclusivamente dalla misconoscenza, ma che viene soppiantato dall’entusiasmo di vivere lo sport in totale armonia. In questo noi arbitri siamo garanti anche del diritto di giocare”.
Il Chelsea è chiamato a un’impresa se vuole provare a rialzare la stagione, disastrosa fin qui, passando per la Champions League. All’andata del quarto di finale era finita 2-0 per il Real Madrid e ora la squadra di Ancelotti va a Stamford Bridge per chiudere la pratica e ipotecare il passaggio in semifinale.
Davanti però gli spagnoli si troveranno un Chelsea all’ultima spiaggia: la sconfitta in campionato con il Brighton di De Zerbi ha complicato ancor di più la situazione della squadra del traghettatore Frank Lampard. Motivo per cui i Blues dovranno gettare letteralmente il cuore oltre l’ostacolo per riscrivere la storia di un’annata nerissima.
Una sfida importante come Chelsea-Real Madrid richiede due formazioni di livello e così dovrebbe essere. E lo sarà anche per gli arbitri designati. Per la notte di Champions League, Lampard dovrebbe continuare con la difesa a 3, dando spazio in avanti a Sterling, Joao Felix e Havertz. Il Real ormai ha un undici rodatissimo, che Ancelotti dovrebbe riconfermare in blocco, a partire da Camavinga, ormai reinventato nella posizione di terzino sinistro, fino al giocatore più rappresentativo dei blancos, Karim Benzema, inamovibile in attacco.
Pe chi volesse vederla in TV, sarà Antonio Nucera il telecronista di Chelsea-Real Madrid per Sky. Riccardo Trevisani e Giancarlo Camolese commenteranno invece la gara su Infinity+.
Il nostro Alessandro GIALLATINI è stato designato con gli ormai consueti compagni di viaggio, Daniele Orsato come arbitro e Ciro Carbone come primo assistente. Maurizio Mariani sarà il quarto ufficiale. In sala VAR il nostro Paolo VALERI affianca Massimiliano Irrati.
Continuano quindi le designazioni europee di Alessandro e Paolo, che rappresentano la nostra Sezione e il movimento arbitrale sempre nei match più decisivi di ogni competizione.
Continuano gli esordi nei massimi campionati regionali di calcio a 11 per i nostri arbitri e assistenti. Questa volte ne evidenziamo due in un colpo solo: Andrea DOBOSZ, assistente, ha segnato il primo gettone in Eccellenza nella sfida fra W3 Maccarese e Indomita Pomezia. Con lui l’arbitro Vicalvi di Frosinone e l’assistente Matteo Panella di Ciampino. In contemporanea debutto come arbitro in Promozione per Davide GUARRACINO, per la sfida fra FC Montenero e Morolo Calcio. Con lui il nostro Dario Cocciolo e l’assistente due Andrea Di Rollo di Cassino.
Come è stata l’emozione della designazione? Andrea: “Scoprire la gara è stato un mix di emozioni, la sorpresa con la mail e leggere eccellenza ha avuto un impatto significativo, stupore poi cancellato da orgoglio e dalla soddisfazione”. Davide: “Molto bella, me la aspettavo da tanto, ho lavorato sodo durante la stagione per raggiungere questo primo step. E’ stata una soddisfazione”.
Come hai vissuto la gara e che differenze hai trovato fra arbitrare da solo e con assistenti ufficiali? Andrea: “Sono stato arbitro e l’ho fatto sempre da solo, mai in terna. Essere ora un assistente arbitrale e uscire in terna cambia molto. Il concetto di terna è la differenza, già dal momento in cui ti chiama l’arbitro, si crea empatia, poi c’è il briefing pre-gara, si deve instaurare un rapporto di fiducia tecnica e umana. Fare affidamento su due persone e loro due lo fanno su di te, è una grande opportunità che dà l’arbitraggio: non solo per l’ovvio aiuto in campo, ma per il confronto che si ha con ragazzi che ti segnano e ti lasciano qualcosa di positivo…il bagaglio tecnico si riempie, ma anche quello umano”. Davide: “Prima della gara ero teso ed emozionato, poi una volta entrato in campo mi sono concentrato e ho dato tutto me stesso. Gli assistenti mi hanno dato una grossa mano e sapere di averli lì mi ha rasserenato e mi ha tolto non poche preoccupazioni”.
I colleghi di Roma 2 ti hanno aiutato? Davide: “Moltissimo! Dopo la designazione ho avuto tanti messaggi di affetto e tanti messaggi di suggerimenti da ragazzi piu esperti o da chi ha esordito da poco” Andrea: “Mentirei se non dicessi di sì. Tutti a Roma 2 mi hanno aiutato, tutti sempre disponibili e pronti a consigliarmi ed aiutarmi, dal Presidente Trombetta, ai vecchi Organi Tecnici, ai nuovi…per non parlare del polo di allenamento, qui si fa gruppo, si fa squadra, si creano amicizie, come con Maurizio, Leonardo, Federica, Giorgio, Cristiano, Irene, Lorenzo, tutti insomma…impiegherei ore solo per nominarli uno ad uno e ringraziarli per l’affetto e il supporto costante, sono sempre pronti ad aiutarmi quando ne avevo bisogno o per un confronto o per un consiglio”.
Per te che sei cresciuto con un arbitro e poi assistente di livello nazionale in casa, come hai vissuto questa esperienza? Andrea: “Senz’altro papà è un valore aggiunto, fin dalle prime partite, è una risorsa alla quale non posso fare a meno perchè con la sua esperienza arbitrale può consigliarmi, può criticarmi in maniera costruttiva, specialmente ora che sono passato assistente ho usufruito molto dei suoi consigli, dei suoi pareri sugli episodi, mi fa crescere tanto”.
Come hai vissuto questa esperienza fino ad oggi, per te che sei giovanissimo? Davide: “Ogni gara mi ha insegnato qualche cosa di diverso e di nuovo, mi ha fatto crescere sia come arbitro ma soprattutto come persona”.
Non è un punto di arrivo: ambizioni e desideri in questa parte finale di stagione? Davide: “Continuare a divertirmi e fare esperienza facendo gare con gli assistenti ufficiali e, perchè no, sempre piu in promozione”. Andrea: “Deve essere l’inizio di un trampolino, pronto ad avvicinarmi al bordo, saltare e…rifarlo ancora e ancora! L’esordio in sè è stata un’emozione bellissima, mi piacerebbe rifarne un’altra in stagione in Eccellenza, ma l’obiettivo sarà rendere questa categoria non più una sorpresa ma una normalità, per poi puntare a quello che sarà dopo”.
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale
Sempre attivo
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici.L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.