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Si è svolta, eccezionalmente di venerdì, nei locali sezionali l’importante riunione tecnica nella quale Roma 2 ha avuto il piacere di ospitare la Commissione del CRA Lazio, con a capo il Presidente Luca Palanca ed il Vice Riccardo Tozzi.

IMG-20160213-WA0010La sezione ha ben risposto alla convocazione del Presidente Massimo Ubertini, il quale ha aperto la riunione presentando la Commissione del CRA e passando, subito dopo, la parola agli ospiti.
Nella prima parte della riunione Palanca ha discusso sull’aspetto comportamentale di un Arbitro; nella seconda parte Tozzi, con l’ausilio di immagini e filmati, ha dedicato il suo intervento all’aspetto tecnico attraverso un dialogo che ha visto una interazione continua e costruttiva con la platea presente. L’intervento di quest’ultimo ha avuto lo scopo di colmare le parecchie lacune riscontrate in gare OTR di Prima e Seconda Categoria in merito allo spostamento e soprattutto ai posizionamenti di un Arbitro sul terreno di giuoco.

Palanca ha sottolineato come la Commissione stia lavorando, in questi anni, sul comportamento che deve assumere un Arbitro. Il comportamento rappresenta un aspetto fondamentale in un Arbitro e sul quale bisogna puntare soprattutto in una prospettiva di crescita professionale. L’obiettivo è di fare selezione fin dalle categorie iniziali (ad esempio la Seconda Categoria nella quale si forma il carattere, la personalità) in modo da far acquisire ad un giovane Arbitro quella mentalità del “rispetto delle regole”. Un Arbitro fa rispettare il Regolamento, ma deve essere il primo a doverle rispettare seriamente. Spesso queste regole vengono disattese dai giovani Arbitri attraverso, per esempio, un uso improprio dei social network, in cui vengono postati commenti futili su prestazioni di colleghi o facendosi trovare in tribuna a tifare con la sciarpa di una società al collo.
IMG-20160213-WA0012Tutto ciò è inammissibile, per cui si rende necessario lavorare sui comportamenti di un Arbitro per far acquisire, fin dalle fasi iniziali sezionali, quella mentalità che lo dovrà portare ad essere concentrato nei momenti topici delle gare domenicali, ad essere allenato e curato nell’aspetto fisico, a sapersi rapportare garbatamente con tesserati e dirigenti. Ogni atteggiamento che assume un Arbitro, da quando entra in campo, trasmette un messaggio a coloro che lo guardano. Ad esempio, entrare in campo non controllando le reti, prima dell’inizio della gara, denota un atteggiamento di ingiustificata superficialità che porta gli Osservatori a dare un giudizio negativo già dai primi momenti in cui un Arbitro entra nel terreno di gioco. Invece, un approccio deciso e preciso alla gara è un modo corretto di presentarsi dando la giusta credibilità all’ambiente.
Essere un buon Arbitro significa lavorare seriamente, per il proprio futuro, dai test atletici e tecnici regolamentari alla precisa e dettagliata scrittura del rapporto di gara, in una crescita continua di atteggiamenti, mentalità e personalità che gli permetteranno di formarsi e, con un po’ di fortuna, di andare nelle categorie nazionali.
Questo è il migliore biglietto da visita che non solo consente ad un Arbitro di manifestare in campo la propria professionalità, ma anche di esprimere la propria personalità per essere apprezzato nella vita di ogni giorno grazie a comportamenti consoni al rispetto delle regole. Quindi è necessario dimostrare che il vero valore è comportarsi da Arbitri con pazienza e fiducia; in questo modo si evitano figuracce, si rende la propria immagine difendibile e credibile anche quando si è in campo a far rispettare le regole del gioco. Questo è il messaggio che Palanca ha voluto trasmettere agli Arbitri di Roma 2.
Dopo l’intervento tecnico di Tozzi, la serata si è conclusa con la consegna di un omaggio da parte della Commissione del CRA Lazio al Presidente Massimo Ubertini il quale, infine, ha ringraziato Palanca e la sua Commissione per la presenza alla riunione tecnica.

Articolo a cura di Rosario Magro
Foto a cura di Giuseppe Quaresima e Giulia Tempestilli