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Fonte www.aia-figc.it

“L’incontro è molto importante non solo per la qualità dell’attività tecnica che andremo a svolgere, ma anche e soprattutto per rinnovare il senso di appartenenza che ci lega all’Associazione Italiana Arbitri. La nostra Commissione ha chiesto espressamente di poter svolgere un ciclo di raduni nelle sedi sezionali perché abbiamo fortemente a cuore l’esigenza di rimarcare la vicinanza del ruolo nazionale rispetto alle realtà territoriali attraverso un legame diretto con i Comitati Regionali e Provinciali nonchè tutte le Sezioni italiane”.   

Con queste parole il Responsabile Francesco Peroni ha aperto il secondo dei tre miniraduni della Commissione Osservatori Nazionale di Calcio a 5, che si è svolto domenica 4 dicembre presso la Sezione di Roma 2. Questo stage formativo, che segue quello di Bari e precede quello di Modena, ha coinvolto 27 osservatori provenienti da ben nove regioni: Abruzzo, Basilicata, Campania, Calabria, Lazio, Marche, Sardegna, Toscana e Umbria. 

A fare gli onori di casa è intervenuto il Presidente del Comitato Regionale Arbitri del Lazio, Giulio Dobosz: “Negli ultimi anni ho avuto la fortuna di poter seguire da vicino tanti raduni e tante gare di Calcio a 5, al quale mi sono sempre più appassionato. L’osservatore è il primo tifoso degli arbitri, ma per essere realmente di supporto alla loro crescita non è sufficiente uno sguardo di conforto dalla tribuna. La vostra passione non ha eguali, ma deve essere accompagnata dalla massima professionalità perché avete il compito di trasmettere il ‘verbo tecnico’ agli arbitri”.  

A seguire è arrivato anche il saluto del Presidente della Sezione di Roma 2, Domenico Trombetta, al quale è stato riservato un sentito ringraziamento da tutti i presenti non solo per l’ospitalità, ma anche per la dedizione e la competenza con cui per diversi anni ha svolto l’incarico di Rappresentante AIA presso il Giudice Sportivo di Calcio a 5.    

L’incontro è poi entrato nel vivo con un focus sulla nuova relazione dell’osservatore arbitrale, la cui stesura ottimale dovrebbe essere concisa, ma al tempo stesso incisiva e precisa, rispettando la cronologia degli eventi tecnici rilevanti e sintetizzando con semplicità e chiarezza gli aspetti positivi e da migliorare discussi con l’arbitro.

“Il Comitato Nazionale dell’AIA ha investito tanto sul ruolo dell’osservatore, la cui funzione essenziale è quella di valutare correttamente l’arbitro. Dobbiamo avere rispetto degli arbitri e questo significa avere il coraggio di assegnare la valutazione che meritano utilizzando tutta la scala numerica dei voti a nostra disposizione. Ovviamente, accanto al momento valutativo, altrettanto importante è saper comunicare”, ha precisato il Responsabile Peroni, preannunciando anche una grande novità, ovvero l’organizzazione di un incontro formativo online con un esperto di comunicazione sul giusto approccio comunicativo e relazionale con gli arbitri nel colloquio di fine gara.

La mattinata è proseguita con una lunga sessione di “match analysis”, durante la quale il Responsabile Peroni e i Componenti della Commissione, Luca Davigo, Angelo Passarani, Franco Antonio Piu e Claudio Zuanetti, hanno analizzato diversi episodi di casistica tratti dalle partite di Serie A, Serie A2 e Serie B dei primi due mesi di campionato.     

Nel pomeriggio, invece, prima dello svolgimento dei canonici quiz regolamentari, ha preso la parola il Componente del Settore Tecnico Arbitrale, Giancarlo Lombardi, che ha instaurato un costruttivo confronto con i partecipanti sulla corretta valutazione delle situazioni di D.O.G.S.O. (“Deny an Obvious Goal Scoring Opportunity”) attraverso una presentazione ricca di filmati e direttive tecniche.

A chiudere i lavori, infine, la gradita visita del Componente del Comitato Nazionale dell’AIA, Carlo Pacifici. “Con la creazione delle Commissioni Osservatori Nazionali l’AIA ha voluto investire sul vostro ruolo e tutelarvi attraverso due garanzie fondamentali: l’indipendenza dalle Commissioni tecniche arbitrali e l’impermeabilità da qualsiasi interferenza esterna”. Così Pacifici si è rivolto a tutti gli osservatori presenti, sottolineando anche una peculiarità tipica della CON 5: “Gli osservatori nazionali di Calcio a 5 hanno la grande responsabilità di ricoprire sia il ruolo di formatori che di selezionatori. Avete un ventaglio di arbitri straordinario da valutare, dai giovani che arrivano dalle categorie regionali fino agli arbitri internazionali”. 

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