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RADUNO CAI – Lettera di ENRICO LEO, nostro unico rappresentante nella categoria.

Nella vita di ogni associato negli ultimi anni la parola Sportilia è stata udita almeno un paio di volte.  Si sa che è la casa di tutti gli arbitri, ma attorno ad essa aleggia un velo di mistero. Non si sa esattamente dove si trovi, ne come sia strutturata, ma tutti vorrebbero andarci…..Io ci sono stato e devo dire che ho provato una sensazione indescrivibile. Sono stato promosso quest’anno alla CAI e come tutte le commissioni a livello nazionale a partire dalla CAN A  il raduno precampionato si è svolto presso il centro di Sportilia. Prima di entrare all’interno della struttura non ho potuto fare a meno di farmi fare una fotografia sotto la grande scritta Sportilia (tappa immancabile), scritta rimasta immutata fin dal primo giorno in cui fu inaugurato il centro. Immergersi in una realtà di carattere nazionale è stato certamente straordinario e molto impegnativo. La serietà, la cura dei dettagli,  il carisma dei componenti della commissione presieduta dal Commissario Carlo Pacifici sono stati elementi caratterizzanti di questo raduno. Una full immersion di 3 giorni di lavori intensi in cui si sono sostenuti sia i test tecnici che atletici , oltre le visite mediche di rito. Noi arbitri, tutti vestiti uguali, precisi, composti ma all’occorrenza anche estroversi, capaci di trasmettere qualcosa ai membri della commissione. Una sensazione di appartenenza all’AIA unica, il gruppo fa la forza, una sintonia innata tra ragazzi provenienti da tutt’Italia. Di grandissimo spessore è stato l’intervento del Presidente Marcello Nicchi, il quale oltre a motivarci, ci ha trasmesso la vicinanza sua e dell’associazione, come se fossimo suoi figliuoli.  Al termine del raduno mentre stavo in macchina di ritorno verso casa, ho iniziato a pensare a tutta una serie di episodi che ho vissuto da quando ho indossato la divisa scendendo sul terreno di gioco. Lo studio del regolamento, i costanti allenamenti, i sacrifici affrontati per arrivare in ottima forma per dirigere al meglio le gare in cui sono stato designato…… tutto questo mi ha portato oggi a respirare l’aria di Sportilia, a vivere il sogno chiamato “CAI” .