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Sportilia 09/09/2013 – 12/09/2013 Raduno arbitri CAN5 primo turno

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Inizia presto, alle prime luci dell’alba di lunedì 9 settembre, il viaggio che dalla Capitale vedrà raggiungere gli arbitri di Roma2 in forza alla CAN5 il Centro tecnico di Sportilia. Il raduno di inizio stagione li attende, con il borsone sulle spalle, l’entusiasmo ed un pizzico di emozione (soprattutto per chi è alla prima esperienza): prende così il via la nuova stagione sportiva.

Simone Micciulla, Daniele Intoppa, Gaspare Asaro della Sezione di Roma2 fanno parte dei 145 arbitri tra i quali 48 neo immessi, che hanno partecipato all’importante evento. Dopo il ceck-in ed il pranzo, nel primo pomeriggio hanno inizio i lavori: nella sala conferenze, il Commissario Massimo Cumbo, da il benvenuto a tutti i presenti e procede alla presentazione della Commissione incaricata per la stagione sportiva 2013/14, composta da Francesco Carrieri, Francesco Falvo, Luca Marconi, Antonio Mazza, Angelo Montesardi, Marcello Toscano e Claudio Zuanetti. Il commissario da pubblica lettura della lettera ricevuta da parte dell’ex arbitro internazionale Francesco Massini, fino alla scorsa stagione in organico alla CAN5 ed oggi componente del CRA Lazio e per il calcio a 5 insieme a Catello Abbagnale.

Dopo la riunione di apertura, il programma prevede la prima sessione di allenamento: gli arbitri divisi in gruppi partecipano ad una seduta defaticante e propedeutica ai test atletici che li vedranno protagonisti nella mattinata del giorno successivo.

Il tempo di una doccia e si torna in aula: al via la prima riunione tecnica nella quale vengono analizzate le novità regolamentari così come normate dalla “circolare 1” 2013/14 e dalle linee guida interpretative del Settore Tecnico, rappresentato nell’occasione dal componente Domenico Giuda, con l’ausilio di filmati e diapositive proiettate sul maxischermo, che vengono esplicate da Massimo Cumbo con la consueta verve.

Una pausa per consumare la cena e di nuovo in aula per vedere i filmati e il materiale fornito dal Settore Tecnico in una riunione che il “Dominus” gestisce in maniera interattiva coinvolgendo i presenti in platea con delle domande finalizzate a esaminare analiticamente ogni possibile caso, tenendo così costantemente alta la concentrazione.

Il secondo giorno di raduno vede in programma i test atletici e i quiz regolamentari, è il momento di mettersi alla prova, di dimostrare le qualità che vengono chieste ad un arbitro per poter essere “professionale”. Di buon mattino i presenti si recano presso l’impianto sportivo all’aperto dove, sotto la direzione dei referenti atletici, hanno sostenuto le prove fisiche dei 30 metri, 4X10 e ARIET test.

Nel pomeriggio, invece, dopo un allenamento defaticante e una breve riunione sulle ultime novità regolamentari, si sono svolti i quiz, seguiti dall’analisi delle domande da parte del Settore Tecnico. I risultati di entrambe le prove hanno lasciato complessivamente soddisfatta la Commissione, con i nostri sezionali tutti “abili e arruolati”. A seguire le lezioni dei componenti Montesardi, Toscano e Marconi.

In serata l’attivazione dei gruppi di studio (ad ogni gruppo è stato assegnato un argomento da esaminare e discutere in riunione la mattina dell’ultimo giorno del raduno) e le riunioni individuali organizzate per regioni.

L’allenamento del terzo giorno del raduno ha visto una suddivisione tra i neo immessi, che hanno trascorso la mattinata al palazzetto per una “riunione sul campo” sul posizionamento, gestualità codificata e casistica insieme al Commissario, e gli altri arbitri, i quali hanno svolto la consueta seduta di  allenamento nelle strutture all’aperto. Successivamente di nuovo in aula per la visione e l’analisi di una prima parte dei filmati che continuerà anche nel pomeriggio. In serata, dopo cena, la consueta riunione con gli arbitri del primo anno.

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Si giunge così alla mattina del quarto giorno, l’ultimo del raduno del primo turno. Dopo la colazione si va in aula per discutere gli argomenti oggetto dei dieci gruppi di studio: Massimo Cumbo chiama un relatore per ogni gruppo ad esporre alla platea, in maniera sintetica, le peculiarità del tema trattato. È l’occasione per il confronto sulle perticolari tematiche, alcune delle quali trattate durante le varie riunioni tecniche susseguitesi, che avviano un meccanismo di domande e risposte utile a sviscerare gli aspetti più reconditi di ogni tema trattato.

Il raduno del primo turno volge al termine, la staffetta passa ai colleghi più esperti convocati per il secondo turno che in mattinata arrivano a Sportilia dalle loro sedi, tra i quali spicca il nome del nostro Vicepresidente sezionale Daniele Di Resta. C’è ancora però la riunione plenaria, nella quale la Commissione, dinanzi ad una platea composta da tutti gli arbitri in organico alla CAN5 da il benvenuto al Presidente dell’AIA Marcello Nicchi, al Presidente della  Divisione Calcio a 5 Fabrizio Tonelli, al cosigliere della Divisione Calcio a 5 Andrea Farabini, al Giudice Sportivo Giuffrida, al nostro associato Rappresentante A.I.A. presso il Giudice Sportivo Domenico Trombetta.

Gli interventi del Presidente Tonelli prima e del Presidente Nicchi subito a seguire sono volti a sottolineare come il movimento del Calcio a 5 italiano sia una realtà importante in un Paese che sta vivendo un periodo storico difficile. Si evince dalle parole di entrambi i Presidenti che in un simile contesto la macchina organizzativa della Commissione CAN5 diretta da Cumbo è rappresentazione di un ambiente serio, volenteroso e professionale, dove il lavoro porta inevitabilmente al risultato: una Commissione ad hoc prevista soltanto in Italia e che, pertanto, non ha equivalenti a livello mondiale.

Il raduno del primo turno si conclude con la foto di rito, nell’anfiteatro di Sportilia, di tutti gli arbitri in organico insieme alla Commissione.

Sono stati quattro giorni intensi, formativi e ricchi di contenuti. Quattro giorni in cui ogni partecipante ha arricchito il proprio bagaglio tecnico e fortificato il proprio senso di appartenenza all’Associazione, in un ambiente selezionato e selettivo: a più riprese il Commissario ha sottolineato che la presenza di ciascun partecipante, seppur meritata, deve sempre essere lo stimolo per un costante impegno, accompagnato da un crescente entusiasmo, poiché questi elementi, insieme alle competenze, sono necessari per ottenere i risultati più lusinghieri. È stata un’esperienza fondamentale, professionalizzante, di crescita e di confronto, che segna un passo importante nel percorso arbitrale di tutti i presenti e che ha lasciato, nella memoria di chi scrive, un ricordo indelebile.

Adesso si va in campo!

A cura di Gaspare Asaro