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Dalla bandierina alla penna: Marco Bianchi ci racconta la sua Finale di Coppa Italia di Eccellenza.

Eccomi qui a condividere con tutti voi le emozioni che la finale di Coppa Italia Eccellenza Lazio tra Colleferro e Cassino mi ha trasmesso.

Il 29 Dicembre ero sul treno che mi riconduceva a Roma, dopo aver trascorso le vacanze natalizie nella mia Reggio Calabria, quando il convoglio si ferma a Napoli. Qualche secondo dopo squilla il cellulare: era Luca Palanca insieme a tutta la Commissione Regionale: a sentire la voce del Presidente mi son venuti i brividi perché, in cuor mio, avevo già compreso lo scopo della telefonata e, dal momento in cui il mio O.T. Fabrizio D’Agostini mi ha comunicato che sarei stato io uno degli assistenti della Finale, è stato un susseguirsi di emozioni forti, difficili da descrivere.
Ho abbracciato la mia ragazza e, mentre il cuore mi batteva fortissimo, ho ripercorso con la mente tutta la mia carriera arbitrale, dal primo campetto in Calabria, al passaggio al ruolo di assistente, al trasferimento nella mia attuale Sezione di Roma 2, tutte tappe che mi hanno permesso di arrivare al Francioni di Latina, attraverso le tante difficoltà ed i tanti sacrifici.

La notte prima della gara, dopo aver preparato il borsone, non riuscivo ad addormentarmi a causa della tanta adrenalina e dell’ansia, provocata da quella paura inconscia di deludere le persone che mi hanno dato fiducia, ritenendomi all’altezza di una partita così prestigiosa.
Alle ore 6:00 del 6 Gennaio 2016 suona la sveglia, messaggino con i colleghi della terna, doccia, barba e via ad affrontare La Finale.
Arrivati allo stadio e dopo aver smorzato la tensione scattando qualche foto, un respiro profondo e si inizia il riscaldamento.
Ci siamo!! Sono le 11:00 e siamo pronti a dare inizio al gioco, via col secondo respiro profondo e tutto d’un tratto l’ansia e la tensione svaniscono lasciando posto alla concentrazione e al divertimento.
La emozioni della gara si concentrano tutte nel secondo tempo, con ben cinque gol in 45’, che decretano il Cassino come vincitore del Trofeo.
Triplice fischio e terzo respiro profondo per non dimenticare mai più quel profumo d’erba così ricco di emozioni.
Voglio ringraziare gli O.T. Assistenti che ho avuto il piacere di incontrare, Luigi Galliano, Fabrizio D’Agostini e Marco Sacco, e l’intera Commissione Regionale per i preziosi insegnamenti e la fiducia. Infine un pensiero speciale per il Presidente della mia Sezione Massimo Ubertini, il Vicepresidente Giulio Dobosz e l’intero gruppo assistenti di Roma 2, formato da persone eccezionali, che sin dal primo giorno mi hanno fatto sentire a casa.

Marco Bianchi