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Pubblichiamo con molto piacere queste righe inviate spontaneamente da un papà di un neo arbitro, che ci racconta tutta l’emozione di veder debuttare il figlio in un terreno di gioco.

La figura dei papà, dei genitori e della famiglia, è molto importante, soprattutto per tutti quei ragazzi che agli albori della carriera vengono accompagnati nelle prime partite, vedendo partecipare al loro sogno ed alla loro passione chi ha sempre visto il calcio da una sola prospettiva.

“Eccolo….Lo vedo, è proprio lui, MIO figlio. Incredibilmente indossa la divisa da arbitro,proprio come me più di trent’anni fa.
Un groppo mi sale in gola, l’emozione è tanta, come tanta è stata la voglia di venire a vederlo anche qui dall’altra parte della città, in un sabato siberiano di gennaio.
Per non condizionarlo e anche per il clima resto chiuso in macchina, senza farmi vedere lo guardo mentre inizia il riscaldamento e dal finestrino dell’auto lo vedo passare vicino alla bandierina con il suo completo nuovo fiammante e non posso che ritornare a quel piccolo campo di periferia dove iniziai anch’io. L’adrenalina sale a mille!
Lui comincia a fare stretching e mi accorgo che che oggi tiferò per l’arbitro: i calciatori, i genitori, le panchine saranno solo un contorno; oggi torno in campo anche io e mentre lui sta controllando le liste e facendo gli appelli mi accorgo che cerco il cronometro sul mio cellulare,non posso aiutarlo ma almeno il tempo sembrerà scorrere più velocemente.
Penso a tutti quei ragazzi a cui ho visto fare il corso in sezione insieme a lui e quanta passione riverseranno su quei campi, infreddoliti e apprensivi per una prima volta che difficilmente dimenticheranno,ma dopo pochi minuti la passione si impadronirà anche di loro. Ho deciso che non mi faccio vedere e alzo ancora un po’ i riscaldamenti dell’auto.
Dopo un attimo lo vedo ancora dal vetro entrare in campo davanti a tutti, seguito da 22 ragazzini, salutare il pubblico e prendere posizione per il calcio d’inizio, sento il fischio e dopo pochi secondi mi accorgo che sono schizzato fuori dalla macchina per vederlo e incredibilmente del freddo non c’è più traccia,anzi nel vederlo fischiare comincio a sentire caldo, chissà mai perchè…”

Danilo