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AE CARUCCI LORENZO

Mattia Scarpa a Roma 2: “costruirsi una corazza per arrivare in cima”

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“Il percorso arbitrale”, appare scritto a caratteri cubitali sullo schermo; Sotto, l’immagine di una montagna e all’interno di essa una strada tortuosa che collega la valle con la cima: “voglio arrivare in cima e godermi il panorama, ma per farlo devo costruirmi una corazza e una bombola durante il tragitto, perché lassù l’aria è rarefatta, si fa fatica a respirare e a cadere ci vuole un attimo”. Si è presentato così Mattia Scarpa, che lo scorso lunedì è giunto a farci visita dalla sezione di Reggio Emilia. Il giovane assistente CAN ha improntato la riunione proprio sulla gestione di tutti gli ostacoli che il “percorso arbitrale” può presentare, non solo motivando i ragazzi e le ragazze più giovani a non mollare nei momenti di difficoltà, ma analizzando in maniera analitica l’atteggiamento da adottare dinanzi a un errore, una delusione o un fallimento.

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“Posso garantirvi che spesso i nostri errori in campo sono dovuti a una cattiva preparazione, se le gambe non vanno il cervello si offusca e prendere la decisione migliore diventa difficile”. Da qui Mattia ha espresso l’importanza di allenarsi in gruppo, ma soprattutto di farlo con chi ha più esperienza sfruttando il polo atletico. La parola d’ordine della serata è stata “sacrifici”, più volte ripetuta da Scarpa nel corso della riunione, con lo scopo di invogliare i giovani fischietti presenti a sfruttare a pieno gli strumenti che l’aia gli mette a disposizione: la sezione, il regolamento, il polo atletico e il confronto con i colleghi. Mattia ha concluso riassumendo in una frase il valore aggiunto che l’arbitraggio ha offerto alla sua vita: “nonostante tutti non arrivino ai massimi livelli, l’AIA e l’arbitraggio restano una grandissima scuola di vita.

Mi hanno permesso di sviluppare una specie di “sesto senso” utile anche nella mia vita privata e lavorativa: mi hanno insegnato a decidere in pochissimi istanti con istintività e facendo la scelta giusta”. L’interesse suscitato nei volti della platea si è tramutato in numerose domande alle quali Mattia ha risposto con la solita analiticità e precisione. Il motivo del successo della serata forse risiede proprio in ciò che spinge l’arbitro a superare i proprio limiti, l’immagine della montagna ne è la rappresentazione, perché a differenza di come siamo abituati a pensare (forse anche un po’ per scaramanzia) porsi un obbiettivo a lungo termine non è poi così utopistico. Mattia l’ha fatto, ha superato alcuni ostacoli, ha cambiato “modo” di arbitrare una volta raggiunto il massimo con il fischietto, ed è arrivato lì, sulla cima della montagna.

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Santa messa di Natale: Roma 1 e Roma 2 insieme

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Lunedì, nella chiesa di Santa Maria Consolatrice, si è tenuta la consueta messa di Natale. Evento ordinario in questo periodo per gli associati della nostra sezione, ma quest’anno la cerimonia è avvenuta in compagnia della Sezione di Roma 1. In pieno spirito natalizio e associativo, dirigenti, osservatori e arbitri di entrambe le sezioni si sono riuniti per celebrare l’arrivo del Natale, eliminando quello che il Presidente Domenico Trombetta ha definito nel discorso finale “quello steccato che divide Roma 1 e Roma 2”. “Noi rappresentiamo la Roma arbitrale” ha detto il nostro Presidente, che ha poi rivolto un caloroso in bocca al lupo a Daniele Doveri per il lavoro che svolgerà da Presidente di sezione. Tra i presenti anche il Componente Nazionale Carlo Pacifici e il Presidente del CRA Giulio Dobosz. Al termine della messa è stato organizzato un rinfresco grazie al quale gli associati hanno avuto modo di scambiarsi gli auguri di Natale. Lo stesso Carlo Pacifici ha ricordato l’importanza dell’associazione e con un appello principalmente rivolto ai giovani ha aggiunto: “la nostra non è soltanto un’associazione tecnica, ma soprattutto un’associazione di valori, non siamo soltanto atleti che vanno in campo, ma veri e propri operatori di pace e di giustizia”. Ha poi concluso l’intervento ricordando l’importanza di poter sbagliare e ringraziando tutti i presenti per la dedizione mostrata a favore della comunità AIA. Le parole che hanno preceduto il brindisi sono invece quelle del neo-presidente di Roma 1 Doveri, il quale, ricollegandosi al discorso di Trombetta, ha comunicato a tutti i presenti la volontà di costruire un percorso futuro volto ad unire le nostre due sezioni, per essere più forti e per rendere ancora più forte il Lazio.

Due nuovi esordi in Prima Categoria: Strippoli e Magni fanno il loro debutto

Continuano gli esordi OTS in Prima Categoria. Le scorse due settimane hanno fatto il loro debutto nella massima competizione senza assistenti ufficiali due nostri giovani associati dell’organico provinciale, si tratta di Simone Strippoli e di Riccardo Magni.

Capacità tecniche e impegno hanno già fornito a questi due ragazzi la possibilità di togliersi la prima soddisfazione stagionale (dopo appena due mesi dall’inizio del campionato), permettendo loro di affacciarsi per la prima volta a una realtà arbitrale di caratura regionale.
Il progetto prosegue quindi alla grande in casa Roma 2: l’organico amministrato da Luigi Galliano conta già 3 esordi in Prima categoria dall’inizio della stagione sportiva e tutti i ragazzi chiamati a dare prova delle proprie capacità in questo nuovo palcoscenico hanno risposto positivamente.

“Iniziativa straordinaria” – ha affermato Riccardo Magni – “se prima vi era uno spartiacque tra l’OTS e il CRA, adesso, non solo viene dato un senso di maggiore continuità al nostro percorso, ma abbiamo l’effettiva possibilità di testare le nostre capacità direttamente nella categoria in cui dobbiamo lottare per arrivare”. Anche Simone Strippoli ha espresso un parere positivo sul progetto: “questa prima esperienza nella categoria mi ha fatto capire che si tratta di un passaggio abbordabile, per cui avendo già fatto una prima esperienza non mi sentirei fuori contesto qualora dovessi effettuare il passaggio in regione”.

Caricati anche da un senso di forte emozione, i due giovani debuttanti hanno voluto raccontare le sensazioni provate prima e durante la gara:
“durante la settimana ero molto emozionato” – ha detto Simone – “ma appena ho varcato il cancello dell’impianto sportivo, la stessa emozione si è trasformata in adrenalina, la quale mi ha caricato sia fisicamente che mentalmente”.
Non manca anche uno sguardo al passato più recente, che ha permesso a Riccardo di arrivare pronto al giorno del debutto: “dire che la preparazione alla gara sia iniziata in settimana non è corretto, si tratta di un lavoro che va avanti da anni. In sezione sono stati organizzati numerosi incontri ad hoc con gli OT e con alcuni dei nostri arbitri nazionali, tutto questo mi ha fornito la preparazione necessaria per arrivare pronto”.

A distanza di una settimana l’uno dall’altro Simone e Riccardo hanno quindi arbitrato rispettivamente Colonna-Scalambra e San Cesareo-Semprevisa, ma non è finita qui, altri arbitri OTS, con impegno e sacrificio, avranno la possibilità di cimentarsi in questa categoria da qui alla fine della stagione.

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Esordio in Prima Categoria per Davide Guarracino

Domenica 31 ottobre un nostro arbitro OTS ha debuttato nella Prima Categoria Laziale, si tratta di Davide Guarracino, classe 2001, trasferitosi da poco dalla Sezione di Napoli. Con lui la nostra sezione ha aderito all’iniziativa da parte dell’AIA di far affacciare i colleghi più esperti dell’organico OTS alle gare di Prima Categoria (di competenza del CRA), permettendo loro di fare un’esperienza sul campo, prima di un eventuale passaggio effettivo all’organico regionale. 

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<<É un modo per iniziare a rapportarsi con un livello più alto rispetto a quello a cui sei abituato>>, ha detto Davide il giorno dopo aver diretto la partita tra Formello Calcio e Real Campagnano. 

<<Ero molto emozionato>> ha aggiunto <<ma si trattava di un’ansia positiva che mi ha caricato dal primo all’ultimo minuto>>. L’esperienza vissuta da Guarracino nella scorsa settimana è comunque frutto di un duro lavoro che va avanti da ormai più di 3 anni, caratterizzato da una progressiva crescita tecnica e atletica in cui la sezione svolge un ruolo fondamentale: <<il campo era molto pesante e i calciatori più allenati della seconda, perciò essermi allenato costantemente al polo e aver imparato a leggere e anticipare l’azione mi ha aiutato molto>>. Ha poi concluso con uno sguardo al futuro a breve termine: <<ho tanta voglia di tornare a dirigere una gara del genere, ma so che devo continuare ad arbitrare altre gare dell’OTS per crescere e arrivare ancor più preparato>>.

Davide è stato il primo dell’organico coordinato da Luigi Galliano a vivere quest’esperienza, ma nelle prossime settimane potrebbe toccare ad altri giovani arbitri della sezione, che, guidati dalla passione e dallo spirito di sacrificio che ci contraddistingue da sempre, potranno aggiungere un tassello alla propria crescita arbitrale.

Turno infrasettimanale del 20 ottobre 2021

Da Caserta a Salisburgo, il turno infrasettimanale del 20 ottobre vede Roma 2 impegnata in ben 6 gare.
A seguire tutto l’elenco dettagliato delle partite:

CHAMPIONS LEAGUE

Salisburgo – Wolfsburg

Mercoledì 20 ottobre 2021 – ore 18:45

AA1: Alessandro Giallatini

AE: Daniele Orsato (Schio)

AA2: Fabiano Preti (Mantova)

IV: Daniele Doveri (Roma1)

SERIE C

Girone C

Turris – Campobasso 1919

Mercoledì 20 ottobre – ore 20:00

AE: Bodgan Nicolae Sfira (Pordenone)

AA1: Roberto D’Ascanio

AA2: Franco Iacovacci (Latina)

IV: Andrea Zoppi (Firenze)

SERIE D

Girone H

FC Casertana – Gravina

Mercoledì 20 ottobre – ore 15:00

AE: Stefan Arnaut (Padova)

AA1: D’Ottavio Marco

AA2: Emilio Guido Leonardi (Ostia Lido)

Girone H

Nocerina Calcio – Nardo

Mercoledì 20 ottobre – ore 15:00

AE: Silvio Torreggiani (Civitavecchia)

AA1: Giulio Pancani (Roma1)

AA2: Davide Lanzellotto

Girone D

Sasso Marconi Zola – Forlì

Mercoledì 20 ottobre – ore 15:00

AE: Fabrizio Pacella

AA1: Christian Giannetti (Firenze)

AA2: Luca Perlamagna (Carrara)

ECCELLENZA LOMBARDIA

Mercoledì 20 ottobre – ore 20:30

Girone B

Offanenghese – Codogno 1908

AE: Marco Ferrara

Superlega: Paolo Valeri dirige il derby tra AEK Atene e PAOK di Salonicco

Una testa ad oriente, una ad occidente, l’aquila bicefala fu adottata  per la prima volta come stemma dell’impero romano d’oriente da Costantino I.

Il suo significato è chiaro, rappresentare le due metà dell’impero bizantino: una in Asia e l’altra in Europa. Basterebbe questo breve excursus per dimostrare l’importanza storica del derby denominato “delle aquile dalle due teste” appunto, eppure la profonda attualità di questo tema ha dell’incredibile e spiega chiaramente perché sarà Paolo Valeri, un romano, a dirigere questa sfida domenica prossima. La domanda sorge spontanea: perché due squadre le cui città distano oltre 500 km giocano un derby?

Tifo AEK PAOK 1

La ragione storica si trova nei nomi e nel logo dei club. Nei due nomi delle società la lettera K sta ad indicare Costantinopoli (dal greco Konstantinoupolis), infatti i due club furono fondati negli anni 20 (AEK 1924; PAOK 1926) in due città diverse, ma entrambi hanno la medesima origine. Sia i fondatori dell’AEK, sia quelli del PAOK sono rifugiati greci fuggiti da Costantinopoli a seguito della guerra Greco-Turca del 1919-22 e questo spiega chiaramente perché l’aquila bizantina sia tornata a sventolare sulle bandiere delle due compagini elleniche. Sebbene all’inizio degli anni 30 le due parti si sentivano vicine, mosse dalla solidarietà per quanto accaduto in passato, con il tempo la supremazia per chi dovesse rappresentare gli esuli turchi la fece da padrona.

Le due città infatti, Atene e Salonicco, rappresentano tutt’ora due stili di vita differenti, due facce della stessa nazione volte a confrontarsi su qualunque piano storico e sociale. A peggiorare la situazione ci pensano gli anni 70, che portano con sé la nascita dei primi gruppi ultras, provocando una totale egemonizzazione delle curve e scontri sempre più frequenti. Questo passato porta con sé il derby più “caldo” al mondo, perché le ordinarie tensioni provenienti dagli spalti si riversano abitualmente in campo, basti pensare al numero di cartellini rossi estratti: 43 nelle ultime 28 partite.

Insomma, il motivo per cui in Grecia si è sentito il bisogno di designare un arbitro italiano è chiaro, il motivo per cui questo arbitro sia Paolo Valeri lo è ancora di più: 206 presenze in Serie A, 2 finali di Supercoppa Italia, due volte designato a dirigere il Derby d’Italia, VAR ai mondiali in Russia nel 2018 e oltre 40 presenze da Arbitro nelle competizioni internazionali. L’atmosfera domani sarà calda, anzi caldissima, ma questo caos storico lo avrebbe potuto gestire solo un arbitro romano, perché questa antica rivalità nasce da Roma e verrà gestita da Roma 2.

PAOK – AEK Atene: domenica ore 20:30 (ora locale).