Il 13 marzo la nostra Sezione ha accolto un ospite sempre molto gradito per le sue doti comunicative e per la sua preparazione che lo contraddistingue. Cristiano Partuini è stato componente del Settore Tecnico e a livello regionale figura tra i componenti del Comitato Regionale Arbitri (CRA) del Lazio, nelle vesti di Organo Tecnico della Prima Categoria. Insieme al suo collega e amico Daniele Stazi è deputato alla formazione tecnico e umana di arbitri in vista di categorie più importanti.
La nostra Sezione ha risposto con numeri importanti in termini di partecipazione soprattutto a livello di organico sezionale, ragazzi giovani che denotano tanta voglia di fare e con tanta ambizione. Capire cosa richiede il CRA permette già da adesso di svolgere un lavoro fatto di sacrifici che col tempo avrà i suoi frutti.
L’intervento di Cristiano è stato concentrato sull’aspetto comportamentale e disciplinare in quanto l’analisi dei dati sui provvedimenti disciplinari denota una carenza di queste caratteristiche imprescindibili del grande Arbitro. Il livello agonistico delle gare ha subito una notevole crescita e il più delle volte anche gare di giovanissimi diventano delle vere e proprie battaglie. L’arbitro bravo è colui che nonostante faccia qualche errore, lo maschera facendosi accettare grazie alla credibilità che si è costruito già dall’arrivo al campo. Un comportamento autoritario e poco autorevole non ci aiuta anzi implica l’inizio di una gara in salita. L’arbitro è una figura in cui il linguaggio paraverbale ha una notevole rilevanza, l’utilizzo di questa forma di comunicazione attraverso gesti, tono di voce può permette la crescita della accettazione da parte dei calciatori e dirigente anche se bisogna agire in maniera consapevole e intelligente. L’arbitrare e l’esperienza formano l’arbitro.
I 3 pilastri su cui il CRA si focalizza per formare i ragazzi sono: competenza, conoscenza, credibilità.
Sono aspetti interdipendenti in quanto un arbitro carente dal punto di vista regolamentare e non competente di calcio non può essere credibile, in quanto quest’ultimo aspetto si focalizza su certezze consolidate che per certi versi devono essere trasmesse agli altri per essere accettati.
Dopo gli aspetti teorici si è aspetti alla pratica con l’analisi di una serie di video in cui si esaminava il comportamento dell’arbitro nelle varie situazioni, in particolare sulla gestione della mass, linguaggio del corpo, mobbing sull’arbitro, in modo tale da fornire delle chiavi di lettura ai ragazzi più giovani che dalla prossima domenica sapranno come comportarsi in situazioni simili.
Cristiano al termine del suo intervento ha esortato i ragazzi nel credere sempre in loro stessi sottolineando l’importanza di sapersi rialzare dalle cadute.
Articolo a cura di Leonardo Valenti
Foto a cura di Giuseppe Quaresima
Cogliamo l’occasione – oggi 14 marzo – per fare anche gli auguri di Buon Compleanno a Cristiano, ringraziandolo ancora per la sua disponibilità.