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COLAROSSI, LE SUE PRIME 100 VOLTE IN SERIE A!

UN PEZZO DI STORIA

Domenica scorsa in Juventus-Inter il nostro assistente VALERIO COLAROSSI ha raggiunto l’importante traguardo delle 100 gare in serie A.

A valle della riunione con il @cra_lazio e davanti ad una platea importante, abbiamo voluto omaggiare Valerio con una targa ricordo per questo primo tassello raggiunto, dando voce poi alle emozioni.

Il Preesidente Domenico Trombetta ha ricordato con affetto la scelta di designarlo come arbitro in una finale di juniores regionale quando ancora era arbitro in regione, ha ricordato le importanti gare dirette da Valerio con il fischietto sia in serie D che in serie C, salvo poi con umiltà e determinazione rimettersi in gioco con la bandierina tramite il corso di qualificazione nel luglio 2016.

Valerio visibilmente commosso ha voluto ringraziare, oltre la sua famiglia, anche colui che lo ha spinto a diventare arbitro, ovvero il collaboratore regionale Egidio Carlomagno.

Scambio di battute poi anche con Alessandro Giallatini con il quale domenica ha vissuto le emozioni della partita e proprio Valerio lo ha definito “una guida tecnica ed umana che va aldilà dei semplici allenamenti al polo, un mentore irraggiungibile”.

Infine spazio anche a Giulio Dobosz, ora componente CAN D, che per certi versi ha lasciato il testimone proprio a Valerio sulla fascia nella massima serie per quanto riguarda la nostra sezione e caldamente augurato di raggiungere quanto prima, se non superare, il traguardo delle sue 160 gare.

Tutta la sezione vuole ancora ringraziare Valerio per la sua dedizione, la sua umiltà e il suo mettersi in discussione oltre ad andare a vedere anche i ragazzi regionali nei campi di promozione e di eccellenza, segno di amore verso questa Associazione.

Grazie Valerio, ma non finisce qui…

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17 FEBBRAIO, LA VISITA DEL CRA LAZIO

Serata altamente formativa con la visita del Comitato Regionale Arbitri del Lazio guidata dal Presidente Daniele Stazi, che ha portato con sè la totalità della sua Commissione.

La mission è quella di coltivare il talento, di formare ragazzi in gamba dentro e fuori dal campo perché sui comportamenti non sono ammessi errori. Grazie all’ausilio di filmati sono stati posti evidenziati alla numerosa platea ciò che ci si aspetta da chi transita in organico regionale: la fame atletica nell’arbitrare un’azione, la gestione delle mass confrontation, la concessione dei calci di rigore sia in tema di credibilità come posizionamento che di estetica del gesto tecnico, collaborazione fra arbitri e assistenti e collaborazione fra team arbitrale anche nel futsal, rapporti con gli osservatori e le loro relazioni e tanti altri temi sono stati sviscerati in un’ora frizzante e dinamica.

Ogni Componente ha chiesto ai più giovani in sala di valutare tre episodi per macro argomento, creando un’interazione importante e proattiva. La crescita umana e tecnica è stata quindi inevitabile.

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RADUNO OTS DI META’ CAMPIONATO

Si è svolto in due sessioni il raduno di metà campionato per gli arbitri dell’organico sezionale, con lavori in aula propedeutici alla crescita del gruppo essendoci ragazzi appena immessi da dover formare in modo più dettagliato. Un momento di formazione impostata dal coordinatore Luigi Galliano, supportati dagli organi tecnici Walter Banella, Dario Cocciolo e Francesco Maretto con la supervisione del Presidente Domenico Trombetta e del segretario Giuseppe Quaresima.

Dapprima un focus sugli aspetti comportamentali da tenere dentro e fuori il campo, che ci portano ad essere Arbitri fin dall’accettazione della gara fino all’arrivo all’impianto e con il rapporto con dirigenti e staff tecnico, che poi si riverbera nella gestione del controllo delle panchine per partire con uno dei temi più aderenti alla prestazione della gara.

Gestione tecnica, lettura della gara, spostamento sono tre aspetti uno correlato all’altro che portano a saper prendere la decisione giusta dal posto giusto, dando credibilità e sicurezza decisionale.

Tanto si è puntualizzato sulla forza e la fame che bisogna avere per ambire al Comitato Regionale ed “uscire” di fatto dagli schemi e ruoli sezionali, per farlo ci vuole costanza e allenamento, sia fisico che tecnico frequentando la Sezione nei singoli incontri specifici per le fasce con cui è stato suddiviso l’organico in quanto il messaggio generale può andare bene per tutti, ma ovviamente un arbitro appena uscito dal corso ha bisogno di una formazione differente da chi lo è già da qualche mese o perfino da qualche anno.

Rapporto con gli osservatori un altro aspetto analizzato: saper apprendere e ascoltare per poi migliorare quell’aspetto nella gara successiva. E’ stato ribadito di non doversi sentire arrivati, ma di mettersi sempre in discussione.

Di seguito alcune immagini degli incontri in Sezione.

24 NUOVI ARBITRI DAL PRIMO CORSO ARBITRI

Con la supervisione del presidente di sezione Domenico Trombetta e con il relatore del corso Luca Lertua (osservatore in organico CON PROF), ecco i 24 nuovi arbitri che hanno superato l’esame giovedì. Di loro 4 per il calcio a 5.

L’esame si è svolto in sezione davanti alla commissione d’esame presieduta dai componenti regionali Francesco Valente (nostro associato) per il calcio 11 e Roberto Tariciotti per il calcio a cinque. Sempre presente il segretario di Sezione e del corso Giuseppe Quaresima.

il corso durato quasi due mesi sul regolamento del giuoco del calcio ha visto un’ottima risposta da parte dei ragazzi, che hanno avuto modo in queste settimane anche di conoscere la nostra realtà presenziando in riunioni specifiche, ascoltare il regolamento anche da associati Nazionali, aver avuto modo di visionare in tribuna gare di quelli che di fatto adesso sono loro colleghi e abbiamo notato la loro voglia di scendere presto in campo.

Prossimamente andremo a presentarli uno ad uno in modo da conoscerli e capire cosa li ha spinti a diventare arbitri di calcio!

E tu che stai leggendo, cosa aspetti?

Contattaci sui nostri social oppure scrivi una mail alla nostra segreteria oppure telefonicamente per avere maggiori informazioni sul prossimo corso arbitri che inizierà già a fine mese.

UBERTINI E MATRASCIA NOMINATI AL CRA LAZIO

Il Comitato Nazionale

visto il C.U. n. 7 pubblicato in data 12 luglio 2024;

ritenuto di dover apportare alcune modifiche a seguito di variazioni all’interno del @cra_lazio;

visto l’art. 11, comma 6, lettera f) del Regolamento AIA;

valutato le proposte di nomina del Presidente AIA

delibera le seguenti variazioni:

• Nomina, quale Componente, MASSIMO UBERTINI

• Nomina, quale Collaboratore, PAOLO MATRASCIA

Massimo, già Presidente sezionale ed in passato già componente regionale, raggiunge Francesco Valente e Claudio Pellegrini come componente portando a tre il numero di rappresentanti per la nostra Sezione, Commissione ora guidata da Daniele Stazi.

Per Paolo un altro riconoscimento per la mole di lavoro che esprime da tempo in ambito informatico ed associativo, quest’ultimo non solo in Sezione.

Il Presidente Domenico Trombetta a nome del Consiglio Direttivo e dell’organico sezionale esprime le più vive congratulazioni a Massimo e Paolo per le rispettive nomine, che incrementano la troupe di nostri associati nella massima commissione regionale.

Buon lavoro Massimo, buon lavoro Paolo!

ORSATO NUOVO COMMISSARIO PER LO SVILUPPO DEL TALENTO ARBITRALE AIA

Dopo settimane di valutazione, in seguito alla fine della propria carriera da arbitro nazionale e internazionale, Daniele Orsato ha sciolto definitivamente le proprie riserve su quale ruolo ricoprire in questa seconda fase professionale nel mondo del calcio.

Ad annunciare la decisione dell’ex fischietto della sezione di Schio, è stato Antonio Zappi, neo presidente eletto dell’AIA che ha Sky ha dichiarato: «L’Italia non poteva privarsi della qualità riconosciuta di OrsatoSvilupperà approcci formativi, metodologie tecniche per favorire e velocizzare la crescita dei talenti arbitrali». Orsato ricoprirà così il ruolo di commissario per lo sviluppo del talento arbitrale AIA.

Orsato ha arbitrato in totale di 289 partite in Serie A diventando così il fischietto con più presenze nel massimo campionato italiano dietro al solo Concetto Lo Bello (328). Inoltre, Orsato è stato eletto come miglior arbitro dall’IFFHS nel 2020.

NOMINA A DIRIGENTE BENEMERITO PER CARLO PACIFICI

Con un comunicato ufficiale il 7 gennaio 2025, il nuovo Presidente dell’AIA Antonio Zappi ha deliberato la nomina di Carlo Pacifici Dirigente Benemerito.

Un riconoscimento ad una carriera dirigenziale straordinaria e di un impegno costante nel promuovere i valori dell’arbitraggio e dello sport, distinguendosi per la sua capacità di leadership e per il suo impegno nella formazione delle nuove generazioni di arbitri.

Carlo è un amico di Roma 2, da anni dà la sua disponibilità ad esporre il regolamento associativo ed etico dell’Associazione Italiana Arbitri ai futuri arbitri nei corsi. Non solo, è sempre stato presente nelle nostre iniziative quali feste, memorial e commemorazioni, vedasi i tornei di padel e i ricordi per Riccardo Lattanzi e Roberto De Angelis.

Congratulazioni per il traguardo, Carlo!

IL RESOCONTO DELL’ATTIVITA’ CON IL DOTT. PANELLA, PSICOLOGO DELLO SPORT

Sappiamo arbitrare le emozioni? “L’approccio Psico-corporeo come strumento preventivo per la formazione arbitrale” è un progetto-pilota ideato dal dott. Gianluca Panella, Psicologo-Psicoterapeuta Consulente in Psicologia dello Sport, in collaborazione con Domenico Trombetta, Presidente della sezione AIA Roma2 e Luigi Galliano collaboratore organo tecnico sezionale.

Qual è l’obiettivo primario di un arbitro di Calcio? Quello di garantire e tutelare con estrema responsabilità il gioco del calcio e creare un legame empatico di alleanza-fiducia con gli atleti calciatori in campo.

In Italia, in alcune Scuole di formazione, gli Psicoterapeuti dell’infanzia e dell’adolescenza, oltre ad apprendere le diverse teorie della mente, vengono stimolati attraverso esperienze pratico-guidate di apprendimento-ascolto del proprio corpo per facilitare in futuro la loro professione e far sì che possano svolgerla nel modo più equilibrato possibile. 

Si è pensato allo stesso modo, all’interno della formazione della sezione arbitrale di Roma2, di proporre delle esperienze laboratoriali in gruppo per favorire l’acquisizione di maggiori strumenti affinché potessero esprimersi al meglio durante l’anno in campo.

Nella prima fase del progetto, ad una campione di 70 arbitri ed assistenti arbitrali, (65 uomini e 5 donne), è stato somministrato un questionario di ingresso di auto-valutazione psico-emotiva (Q-Av-Pe) a scopo conoscitivo in merito alla figura dello Psicologo dello Sport, alle abilità dell’arbitro, non solo tecniche-mentali, bensì emotive.

L’85% ha dichiarato, di aver attraversato durante la carriera almeno una volta un momento di difficoltà-malessere condizionando inevitabilmente la prestazione in campo sia in termini valutativi dell’organo tecnico arbitrale, sia psico-emotivi interiori. 

Il 90% ha ritenuto utile non intervenire sul momento attraverso consulenze psicologiche individuali, bensì ha preferito attendere col passare del tempo.

Il 90% non ha mai effettuato corsi di aggiornamento in materia “Psicologia dello Sport”, il restante 10% ha ritenuto tale esperienza piacevole.

Il 99% ha ritenuto utile poter usufruire, all’interno della propria sezione, dell’idea di effettuare lezioni-esperienze di Psicologia dello Sport. 

Oltre alla conoscenza delle regole del gioco, tra le Skylls cognitive o meta-cognitive che dovrebbe possedere un arbitro strutturato per gare di altro coefficiente di difficolta (serie A), il 70% dei presenti ha menzionato come prime scelte l’Equilibrio, la Tenacia, la Personalità e l’Intelligenza Emotiva. 

Il 99% ha ritenuto utile, obbligatorio l’inserimento della figura dello Psicologo dello Sport nell’organigramma di fatto di tutte le società sportive calcistiche. Il 90% ritiene utile tale inserimento nella classe italiana in formazione.

Sempre attraverso il questionario, provando a sintonizzarsi emotivamente con il loro momento storico attuale in relazione alla propria carriera arbitrale, il 45% ha espresso uno stato emotivo rilassatosereno, il 20% spaventato-agitato, il 15% arrabbiato-poco fiducioso, il 20% inibito coartato-non autentico.

Nella seconda fase operativa, insieme al Presidente di Sezione, sono state stabilite delle date a cadenza tri-settimanale o mensile, in merito agli interventi di gruppo con lo Psicologo dello Sport, della durata di almeno 2 ore ciascuno. 

Gli incontri si sono svolti all’interno della sezione arbitrale nell’aula didattica e sempre caratterizzati da un primo momento di Circle-Time di condivisione verbale ed un secondo esperienziale attraverso attività di varia entità (Abilità Mentali, Mental-Training, Attenzione Concentrazione, Visualizzazione e Self-Talk, Alleanza-Fiducia, Assertività, Aggressività, Propriocezione, Grounding, Equilibrio, Tenacia, Capacità Decisionale).

L’obiettivo primario è stato quello di favorire l’espressione dei loro vissuti emotivi in merito alla loro vita, non solo arbitrale, bensì alle loro soddisfazioni personali, aspettative, preoccupazioni, ansie, formazione tecnica, amicizie e rapporti inter-personali. 

Alla fine di ogni esperienza proposta veniva somministrato un questionario emotivo (Q-E), che lasciasse traccia in merito al loro vissuto emotivo-percepito in seguito alla stessa. 

A loro insaputa, in collaborazione con Trombetta e Galliano abbiamo monitorato l’andamento arbitrale in termini di voto e prestazione per tutta la durata del progetto-pilota ed è stato riferito loro all’ultimo incontro. La maggior parte dei soggetti ha maturato un progressivo miglioramento nel rendimento durante l’anno in primis a livello di personalità e maturazione psico-emotiva, in secondo luogo correlandolo ai punteggi ottenuti nelle valutazioni post-gare.

Infine è stato somministrato un questionario di gradimento finale (Q-g-F) ed i presenti sono stati sollecitati a scrivere un breve pensiero personale in merito all’esperienza globale vissuta.

Generalmente si è potuto sintetizzare che la maggior-parte dei soggetti, prima dell’inizio del presente progetto-pilota:

• “Soffrivano” maggiormente il pre-gara attraverso sentimenti di paura dello sguardo e del giudizio altrui;

• “Soffrivano” maggiormente il post-gara attraverso sensi di colpa, sentimenti di insoddisfazione, inadeguatezza, disagio etc; 

• Sentivano meno il piacere del divertimento durante la gara;

• Desideravano, ma concretamente non riuscivano a realizzare il passaggio di categoria mostrando sentimenti di insoddisfazione ed irrequietezza interiore, sfiducia in sè; • Mostravano più fatica rispetto alla consapevolezza della propria carriera e/o all’eventuale passaggio da arbitro ad assistente arbitrale o viceversa;

• Presentavano sentimenti di solitudine durante la propria carriera;

• Non hanno avuto modo quasi-mai di esternare e condividere le proprie emozioni in gruppo e non si sarebbero mai aspettati che, alleandosi con alcuni componenti della sezione avrebbero aumentato il proprio senso d’autostima personale;

• Non avrebbero mai immaginato che, mostrando in modo semplice le proprie debolezze all’altro, durante l’esperienza con lo Psicologo dello Sport, ciò sarebbe diventata una grande risorsa di crescita e maturazione del Sè; 

Sintetizzando solo alcune delle affermazioni-riflessioni post-progetto possiamo menzionare che:

• La maggior parte dei presenti consiglierebbe il percorso svolto a tutte le categorie arbitrali; • Si è rilevato un maggiore livello di consapevolezza dei propri mezzi e del proprio senso etico e di responsabilità, del proprio dialogo con sé stessi e quindi, con il proprio corpo; • E’ aumentato il livello di gestione della tensione interiore e dello stress legato alle situazioni imprevedibili in campo;

• Molti hanno ri-sperimentato il piacere dell’arbitraggio e non il dramma di un’ipotetica partita arbitrata in modo non eccessivamente ineccepibile;

• All’inizio del percorso molti soggetti si sono sentiti un po’ inibiti-timidi durante le sollecitazioni dello Psicologo dello Sport, ma nel tempo hanno acquisito maggiore fiducia e compliance e soddisfazione personale.

Considerazioni da parte dei ragazzi:

“Mi sono sentito più consapevole dei miei mezzi e della mia responsabilità: gli esercizi fatti ed il dialogo costante, il confronto con gli altri mi hanno aiutato ad essere me stesso e star bene con me stesso beneficiando sulla mia prestazione arbitrale. Al giovane arbitro consiglierei di condividere le proprie esperienze; come abbiamo fatto durante gli incontri, parlare ad esempio di quelle negative, risulterebbe già una prima forma di superamento dell’errore”

“Gli incontri mi hanno aiutato ad essere più padrone di me stesso e del mio stato psico-fisico; più consapevole del mio istinto-emotivo nei diversi momenti della stagione; l’idea di lavorare in gruppo ha contribuito al miglioramento dello spirito di squadra e al potenziamento del mio profilo mentale”

“Durante l’anno ho notato e sentito una maggiore consapevolezza di me stessa e nella gestione degli episodi stressanti post-gara; prima difficilmente riuscivo a “staccare” dalle vicissitudini della gara, ora un po’ meglio e vivo più serenamente le varie fasi della stessa”. L’esperienza di gruppo ed ascoltando le emozioni di tutti ci fa sentire meno soli”

 “A Novembre-Dicembre ho vissuto dei momenti davvero negativi, ma da Gennaio in poi gradualmente ho ritrovato il piacere di arbitrare e non ho mollato ed ora mi sto divertendo di più in campo”. I giovani arbitri dovrebbero imparare a divertirsi di più; allo stesso tempo bisognerebbe sia continuare sempre a credere nelle proprie potenzialità, sia essere più consci dei propri limiti. Ciò fa soffrire meno”

“Credo di essere cambiato un po’ a livello emotivo nell’approccio alla gara, nel rapporto con gli assistenti. Parlare dinanzi ad un gruppo all’inizio è imbarazzante, ma poi mi ha aiutato ad analizzare al meglio le situazioni e soprattutto a normalizzare le mie sensazioni”

“Questo percorso mi ha aiutato a gestire meglio il pre-gara, a guardare meglio negli occhi i calciatori ed affrontarli serenamente. Consiglio ai giovani di allenare la mente collegata al corpo, e di non aver paura a chiedere aiuto”

“L’interazione mente-corpo è bi-direzionale, le emozioni influenzano il nostro body-language e quello dei calciatori, quindi arbitrare significa decodificare tante cose in sé e nell’altro. Oltre al talento è importante la preparazione atletica e le emozioni dentro e fuori dal campo”

LUTTI PER DI RESTA E BARZETTI

Nelle ultime ore due lutti hanno colpito due nostri associati.

A Daniele Di Resta, già nostro alfiere come arbitro anche internazionale in Can 5 e già vice presidente sezionale ed ora componente in Can 5 Elite, è venuto a mancare papà Alfredo.

Vicinanza anche al nostro associato Vincenzo Barzetti, per tutti l’Avvocato, che ha perso papà Mariano detto Mario.

Il Presidente Domenico Trombetta a nome del consiglio direttivo e della forza sezionale è vicino a Daniele e a Vincenzo e alla loro rispettive famiglie in questo momento di dolore.

ANTONIO ZAPPI NUOVO PRESIDENTE AIA

Antonio Zappi è il nuovo Presidente dell’Associazione Italiana Arbitri. La sua proclamazione è avvenuta al termine dell’Assemblea Generale che si è svolta oggi a Roma.

Di seguito la composizione della Presidenza AIA e del Comitato Nazionale:

Presidente AIA – Antonio Zappi

Vicepresidente Vicario AIA – Francesco Massini

Vicepresidente AIA – Michele Affinito

Comitato nazionale AIA: Marinella CaissuttiValentina FinziValentina GaroffoloEmanuele MarchesiPierpaolo Perrone e Marcello Terzo.

In apertura di Assemblea, poco prima di un saluto da parte del Presidente della FIGC Gabriele Gravina, è stato proiettato un video che ha ripercorso i momenti salienti della Presidenza guidata da Carlo Pacifici

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