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Mese: Marzo 2023

DEBUTTI, ISABELLA MASTRIPPOLITO PROTAGONISTA DELLA PUNTATA N. 6

La rubrica “Debutti” arriva alla puntata 6. Di nuovo il campionato di Promozione come scenario dell’evento, di nuovo una ragazza a farne parte. E’ la volta di Isabella Mastrippolito, ventiquattro anni, di origine abruzzese, cresciuta arbitralmente parlando nelle Sezioni di Lanciano (dove divenne arbitro nel 2014) e Chieti, dove poi ha mosso realmente i primi passi dalla stagione dopo.

Per lei domenica scorsa il debutto in Promozione, nel derby romano svoltosi al Bettini (zona Cinecittà, davanti la nostra vecchia Sezione), nella sfida fra la Polisportiva De Rossi e l’Atletico Lodigiani. Con lei i nostri colleghi assistenti Daniele Monaco e Roberto Curcio.

L’emozione della designazione la descrive così. “E’ stata tanto attesa, appena arrivata ero contentissima, tutto il lavoro fatto da inizio stagione e i sacrifici degli ultimi anni sono stati ripagati”.

Essere in terna era quindi una novità, le abbiamo chiesto quali differenze ha trovato con gli assistenti ufficiali piuttosto che gli assistenti di parte. “Ero molto in ansia, forse come giusto che sia quando c’è un debutto, ma sapevo che al fischio di inizio mi sarei scrollata di dosso le paure, ero certa che le ansie sarebbero andate via. Essere in terna è bellissimo, si vive la gara con altro spirito, ti senti che fai parte finalmente di una squadra. Senza assistenti ufficiali, beh sono complicate, perchè si è soli e bisogna fare attenzione a tutto. In terna fai affidamento ad altri due colleghi, non significa demandare, ma sai che sono lì con te e per te, io aiuto loro e loro aiutano me”.

Essere in terna con colleghi di Roma 2 sicuramente è stato un valore aggiunto. “Sì, decisamente. Daniele ha tanta esperienza, era la prima volta che ci uscivo insieme, è un uomo in gamba e sono stata subito in sintonia. Con Roberto ci ero uscito in una gara di Juniores Nazionale, è una persona solare e sorridente, questo aiuta anche a stemperare le paure. Entrambi li devo ringraziare per avermi accompagnato e datomi tranquillità, spensieratezza e tanta sicurezza”.

Essere cresciuta in Abruzzo, fra Lanciano e Chieti, non sarà di certo stato facile passare a Roma 2: nuova Sezione, nuovi colleghi, nuovo CRA. “A Lanciano ho solo fatto 4 gare dopo il corso, sono subito andata a Chieti, sono entrata da adolescente e sono cresciuta grazie anche al Presidente Gianluca Rutolo, un punto fermo della mia carriera. Qui a Roma 2 mi sono sentita subito a mio agio, il Presidente Domenico Trombetta si è dimostrato disponibile e gentile, così come tutti i Consiglieri e i ragazzi del Polo. Con loro si è creato un bel gruppo, non solo durante gli allenamenti, sono contenta che in tribuna c’erano ragazzi come Fabrizio Pacella, Giorgio Cardellini, Alessia Evangelista, Federica Pappacena ed Irene Ferraiolo, vederli lì sugli spalti mi ha riempito il cuore di gioia, sono stati un sostegno importante”.

Arrivare in Promozione però non è un punto di arrivo. “Sì, è un punto di partenza ovviamente. C’è tanto da fare e tanto da migliorare. Le ambizioni da qui a fine stagione sono quelle di fare più partite in terna possibile, maturare più esperienza e soprattutto il desiderio è quello di fare ogni partita al meglio”.

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MONACO MASTRIPPOLITO CURCIO
mastrippolito debutto promozione



Ecco le scorse puntate della nuova rubrica:
DEBUTTI – Episodio 1 FABRIZIO PACELLA IV UFFICIALE IN SERIE B
DEBUTTI – Episodio 2 CRISTIANO ROSATI ASSISTENTE IN CAN D
DEBUTTI – Episodio 3 GENNARO MICHELE RUINO ARBITRO IN PROMOZIONE
DEBUTTI – Episodio 4 TOIA-FERRAIOLO-TENAGLIA DEBUTTANTI IN PRIMA CATEGORIA
DEBUTTI – Episodio 5 CARDARELLI IN PROMOZIONE

I 10 PUNTI CARDINE DELL’ARBITRAGGIO PER NICOLO’ CIPRIANI

Giovedì 23 marzo la nostra Sezione ha avuto modo di ospitare l’assistente CAN Nicolò Cipriani di Empoli, secondo anno nell’organico a disposizione di Gianluca Rocchi. Prima ancora è stato arbitro fino in C e, dopo aver atteso due anni causa Pandemia, ha svolto il corso di qualificazione per assistenti dal quale è stato poi immesso nel ruolo.

L’ospite sorteggiato era particolarmente contento di poter svolgere una riunione tecnica davanti ad una platea piena di giovani e soprattutto davanti a due suoi colleghi di ruolo, i nostri Alessandro Giallatini e Valerio Colarossi. Con loro completavano la prima fila il Componente CAN D Daniele Martinelli e gli assistenti CAN C Giorgio Ermanno Minafra (suo compagno come arbitro ai tempi di CAI e CAN D), Francesco Valente e Roberto D’Ascanio.

Per Nicolò l’arbitraggio è la passione più grande, una seconda pelle impossibile da togliersi, ne è dimostrazione il fatto che appena può aiuta la sua Sezione nelle gare di settore giovanile o di Terza Categoria, categorie e campi che per lui sono stati importanti per continuare il sogno e che tuttora danno l’essenza del gioco del calcio. Essere Arbitri piò essere racchiuso in 10 punti cardine:
1. Follia. “Quante volte ci siamo sentiti dire, ma chi te lo fa fare? Ecco, io ho sempre risposto con un sorriso, perchè ero consapevole di essere un folle”. Del resto, senza un pizzico di follia non ci si mette a rischio in maniera cosi elevata.
2. Studio. “Studiare il Regolamento è fondamentale, ormai si è arbitri anche sulla fascia, perchè bisogna conoscere ogni aspetto e le sue conseguenze tecniche e disciplinari”. Ricorda con un pizzico di timore un episodio che gli è capitato da giovane da arbitro in Regione: “Durante i tiri di rigore per una gara di coppa, il portiere respinse il tiro dell’attaccante ma il pallone prese una traiettoria a palombella e finì la sua corsa in rete, ecco lì mi si fermò il cuore, ma diedi goal e presi la decisione giusta”. Questo per far capire ai giovani arbitri in platea che anche quando meno te lo aspetti, capita la casistica più assurda del Regolamento e bisogna farsi trovare pronti e mai impreparati.
3. Sezione. “Frequentarla aiuta a crescere, frequentarla significa vivere di Calcio e ovviamente di Arbitraggio”. Per lui è stata una seconda casa, le ore passate ad imparare da chi era più grande ed esperto di lui, come Riccardo Pinzani – già arbitro CAN – oppure il collega ora di fascia Dario Ceccon.
4. Famiglia. “Senza il sostegno a casa forse qui in alto non ci si arriva, sono il porto sicuro quando qualcosa va male e quando qualcosa va bene”. Da poco papà di una bimba, sa bene che ci si toglie molto al ruolo di genitore, ma “Non potete immaginare l’emozione di tornare a casa e vedere tutti felici quando si rientra la sera dopo una gara, non ha eguali”.
5 Sudore. “Senza allenamento la CAN non l’avrei potuto viverla”. A testimonianza ricorda ben due episodi. “Il primo è in questa foto (visibile nella gallery, ndr), ero in viaggi di nozze a Bora Bora e mi stavo allenando facendo uno Yo-Yo usando noci di cocco come conetti, ripensandoci oggi credo che mia moglie o mi lasciava subito o doveva essere una Santa”. L’altro episodio è associato agli allenamenti al polo nazionale, dove magari ragazzi più giovani sono lo stimolo per non farsi lasciare dietro e dare tutto fino all’ultimo centimetro o all’ultimo secondo dell’ultimo minuto di recupero.
6 Sacrificio. “Ho atteso due anni per fare il corso di selezione per assistenti e passare in CAN, mi sono allenato per mesi nel garage di casa facendo navette e preparandomi al test. Senza questo sacrificio nelle pause pranzo o la sera tardi, non avrei mai passato l’esame e non sarei ai stato qui come relatore davanti a voi”.
7. Fortuna. “Di certo il fattore C di cui tanto si parla deve esserci. Passare il corso al secondo tentativo ne è la prova, in quanto al primo tentativo mi ritrovai fuori per pochi centesimi. Bastava poco, a volta è fortuna quando fila tutto liscio, ma bisogna pure sapersela conquistare e portartela dalla tua parte”.
8. Emozione. “La prima volta a Reggio Emilia in A per Sassuolo-Spezia non lo potrò scordare. Mi arriva la telefonata di Manuel Volpi che mi fa: “Ti porto a Reggio, ti faccio esordire”. Tremavo, ero bloccato, non volevo crederci e lì ho rivissuto tutta la carriera. Poi farlo con un amico con il quale ho fatto raduni in Regione, al Nazionale da arbitro, ora in CAN, è stato sicuramente un vantaggio”. Ma fra le tante emozioni c’erano le prime volte con il borsone nei campi periferici, quelli di terra di una volta, con mio padre che mi accompagnava, ce ne sono tante di emozioni.
9. Umiltà. “Essere umili è fondamentale per essere umano fra gli umani. Noi della CAN non siamo diversi da voi che ogni domenica fate gare di Promozione o di Seconda Categoria, siamo identici perchè portiamo la stessa divisa, con lo stesso logo e la stessa passione. Non siate mai superbi, abbiate umiltà di ascoltare gli organi tecnici o gli osservatori sui consigli che vi danno”.
10. Consapevolezza. “Essere in CAN è una responsabilità, per la famiglia, per la Sezione, per chi ha creduto in me. Ma senza la consapevolezza che potevo esserci anche io in quell’organico, beh satremo parlando sicuramente di altro adesso”.

A chiusura numerose domande dei giovani ragazzi, fra le gare più importanti o come prepararsi ad una gara di Serie A piuttosto che ad una gara in Regione senza assistenti. Fra le altre, anche aneddoti come il primo giorno a Sportilia in CAN su richiesta esplicita di Giallatini, insomma un momento più conviviale e sicuramente di crescita.

Contento della serata anche il Presidente Domenico Trombetta che ha spronato i ragazzi a prendere da esempio i racconti di Nicolò sulla perseveranza e sulla tenacia di voler arrivare in alto. A lui come omaggio un borsone con il logo sezionale, “magari da portare al prossimo viaggio così tua moglie ne sarà felice”, scherzano Giallatini e Colarossi. Da Nicolò riceviamo invece la sua maglia verde della CAN.

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DEBUTTI, CARDARELLI IN PROMOZIONE

Debutti, puntata 5.

Questa volta il protagonista è un altro giovane fischietto, Tommaso Cardarelli, debuttante in Promozione in qualità di Arbitro lo scorso 12 marzo al Trastevere Stadium fra il Grifone Gialloverde e il Nomentum.

Riviviamo con lui le emozioni dell’esordio.

Come è stata l’emozione della designazione?
“Decisamente forte. Sapevo che questo momento sarebbe arrivato e quindi mi ero preparato anche psicologicamente. Eppure, ricevere e leggere la designazione ha avuto comunque un effetto molto grande: probabilmente perché ho finalmente saputo quando tutto ciò sarebbe accaduto. Mi sono sentito emozionato e molto motivato”.

Come hai vissuto la gara e che differenze hai trovato con le gare senza assistenti ufficiali?
“Ho approcciato la gara come ho sempre fatto anche nelle altre categorie, il più serenamente possibile. La presenza degli assistenti ufficiali è stata sicuramente d’aiuto anche da questo punto di vista. Chiaramente so di dover migliorare alcuni aspetti richiesti dalla categoria: tra questi proprio la collaborazione sul terreno di gioco con gli assistenti, ma in ogni caso mi sono accorto di quanto condividere momenti di questo genere con altri ragazzi o ragazze con la stessa passione sia gratificante e allo stesso tempo divertente”.

Essere in terna con un collega di Roma 2 ti ha aiutato?
“Assolutamente. Avere la possibilità di lavorare con un assistente così esperto della sezione come Matteo Ticani (già assistente CAN D, ndr) è stata una fortuna. Oltre ad esser stato impeccabile durante la gara, mi ha colpito la sua disponibilità e senza dubbio terrò a mente i suoi consigli pre e post gara, davvero preziosi”.

Non è un punto di arrivo. Ambizioni e desideri da qui a fine stagione?
“Il desiderio è sempre quello di divertirmi ancora tanto, fare esperienza con altre gare come questa e migliorare passo passo. Vorrei ringraziare la Sezione e gli Organi Tecnici per avermi dato questa possibilità, sta a me dimostrare di fare la seconda gara in Promozione quanto prima”.

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Ecco le scorse puntate della nuova rubrica:
DEBUTTI – Episodio 1 FABRIZIO PACELLA IV UFFICIALE IN SERIE B
DEBUTTI – Episodio 2 CRISTIANO ROSATI ASSISTENTE IN CAN D
DEBUTTI – Episodio 3 GENNARO MICHELE RUINO ARBITRO IN PROMOZIONE
DEBUTTI – Episodio 4 TOIA-FERRAIOLO-TENAGLIA DEBUTTANTI IN PRIMA CATEGORIA

DEBUTTI, TRE RAGAZZI IN PRIMA CATEGORIA

“Debutti”, stagione 1, puntata 4.
Un po’ come nelle serie TV potremmo chiamarlo così questo articolo, che vede protagonisti ben tre ragazzi, giovani e rampanti, alla loro prima gara in Prima Categoria, entrando quindi in modo dirompente nel giro del Comitato Regionale Arbitri del Lazio. I ragazzi in vetrina oggi sono Irene Ferraiolo ventunenne di origine friulana e arbitro dal gennaio 2020, Dario Roberto Toia di anni 19 ed associato come Irene dallo stesso corso arbitri conclusosi poco prima della Pandemia, chiude Alessandro Tenaglia ventenne studente perugino ed associato dal gennaio 2021.

Per loro, rispettivamente, l’esordio è stato nelle sfide fra Lanuvio Campoleone e Trigoria il 05/03, nel nel derby romano fra Dinamo Roma e Pro Roma sempre il 05/03, a distanza di 7 giorni chiude Alessandro in Casal Bernocchi contro Lanuvio Campoleone il 12/03.

Di seguito le interviste realizzate ai ragazzi.

Domanda: “Come è stata l’emozione della designazione?”
Irene: “Se dico di esser rimasta sorpresa è dire poco, mai mi sarei aspettata una gara in Prima Categoria, l’esordio…non ci credevo”
Dario Roberto: “Emozione stupenda, sapevo degli sforzi fatti fino ad ora e che avrebbero portato ad un bel traguardo, ripagati da questa designazione che mi aspettavo fosse più in là. Quindi è stato bello doppiamente”.
Alessandro: “Ero in Università, leggendo la gara non ci credevo. Sapevo che lo avrei fatto a breve, grazie ad una spoilerata in Sezione, ma mai in quella domenica. L’emozione è stata simile ad un anno fa, quando lessi U16 alla mia sesta designazione, sembra uno scoglio insuperabile ma poi ci si abitua, si familiarizza con la categoria e si gestisce il tutto con un bagaglio alle spalle più carico”.

D: “Come hai vissuto la gara e che differenze hai trovato dal punto di vista comportamentale, dentro e fuori dal campo?”
I.: “Ho cercato di farmi trovare pronta, di prepararla al meglio. Ho sentito colleghi più esperti, nulla doveva essere lasciato al caso. Sono arrivata al campo determinata e concentrata, era la mia gara e ho pensato solo a quello. Due squadre, 11 calciatori, un pallone e un terreno di gioco, come ogni domenica, come ogni gara dovevo solo dare il meglio e fare il bene per il ruolo che avevo. Non ho trovato molte più difficoltà rispetto a gare di Seconda Categoria, ma man mano che sali di livello le proteste aumentano da fuori a dentro il campo, bisogna solo esser bravi a non farsi influenzare e non farsi buttare giù”.
D.R.: “Ammetto di essere stato teso per quasi tutta la gara, non volevo deludere le aspettative che avevo riposto in me stesso e verso gli altri. Ho trovato la gara più “accesa” rispetto alle ultime fatte in Seconda, sicuramente tecnicamente ho trovato squadre ben più preparate rispetto a quanto ho vissuto fino a quella domenica”.
A.: “Francamente ho avuto bisogno di capire un attimo quale fosse la modalità migliore di spostamento in campo. Non tanto che fosse estremamente diversa dalla Seconda Categoria. Mi rendo conto che il peso che ha l’aspetto comportamentale è marginalmente maggiore. Credo sia stato uno step di cui devo essere contento e mi sento fortunato. E’ stata anche un’occasione per mettere alla prova i miei strumenti, alcuni avranno funzionato bene, altri sono da affinare, altri da migliorare e costruirsi. Spero ce ne siano altre”.

D: “Non è un punto di arrivo. Quali sono però le ambizioni e i desideri da qui a fine stagione?”
I: “Assolutamente, non è un punto di arrivo, ma un piccolo tassello di un lungo percorso. Le ambizioni sono quelle di fare bene ogni domenica, in ogni gara che dirigo, sia una Seconda che un Allievi, imparando di volta in volta e continuando la mia strada dando sempre il 110%”.
D.R.: “La Prima Categoria non è un arrivo, è un transito dove spero di poter emergere e crescere come arbitro e levarmi soddisfazioni verso le categorie regionali maggiori. Le ambizioni che ho da qui a fine stagione sono solo quelle di migliorarmi giorno dopo giorno, sistemando gap e lacune su alcuni aspetti che magari un domani mi possano portare a fare prestazioni di spessore maggiore”.
A: “E’ per forza una partenza, è un percorso che è iniziato quasi per caso il mio, dato che provengo da una grande passione e ambizione nelle fila professionistiche della pallacanestro. Mi piace pensarla rimarcando delle parole dette da Gianluca Rocchi: “noi siamo un’azienda che offre un servizio, dobbiamo comportarci come tale“. Il desiderio quindi è offrire un servizio al Calcio al massimo dell’impegno e dedizione. Devo curare la arte atletica, tecnica e regolamentare, come tutti i percorsi devo seminare la strada affinchè io possa diventare abile e resiliente. So che le difficoltà arriveranno, sta a me affrontarle nel modo migliore per uscirne bene”.

D: “Chiudiamo con un pensiero alla Sezione. Il lavoro quasi oscuro che c’è dietro, con riunioni dedicate, incontri formativi e motivazionali, le reputi importanti e utili per farti già arrivare in Prima Categoria, insomma fondamentali nel tuo cammino di crescita arbitrale?”
I: “Un lavoro fondamentale, senza i preziosi consigli di chi mi ha formato e di chi frequenta il polo mai sarei arrivata in Prima. Tutti pronti a darmi una mano, ad ascoltarmi, a darmi un consiglio. In ogni riunione si impara qualcosa di nuovo per far meglio la domenica successiva. Dopo l’esame, mai avrei pensato di arrivare a distanza di tre anni a fare una gara in Prima Categoria. Dietro c’è passione, ma soprattutto lo devo alla Sezione, al Presidente, agli Organi Tecnici Sezionali, anche al mio ragazzo, tutti quanto mi supportano e mi danno consigli”.
D.R.: “Il lavoro in Sezione è capillare e certosino, è stato senza dubbio fondamentale e senza l’aiuto dei membri del Consiglio e dell’Organo Tecnico Sezionale non sarei qui a parlare del mio esordio in Prima. E’ sempre presente nei momenti migliori, ma soprattutto nei momenti difficili. Ne ho avuti per fortuna pochi, ma ci sono stati. Devo a loro senza dubbio questo traguardo”.
A: “Come dice il Presidente Trombetta, la Sezione è l’Alfa e l’Omega, mette le radici per questo cammino, più sono solide e più noi – come pianta – cresciamo dritti e robusti. Venendo da Perugia, non avendo mai potuto vivere la sezione di casa per via del Covid, qui a Roma 2 ho capito una cosa: qui si fa sul serio. Qui mi è stata data la possibilità di fare un allungo se vuoi correre, dandomi gli strumenti e i mezzi per fare quello sprint in più. Ad oggi se riesco ad essere presente dentro al rettangolo, lo devo a tutti i Componenti della Sezione che mi hanno coltivato e cresciuto in questi mesi”.

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SALA GREMITA PER LA RIUNIONE CON CRISTIANO PARTUINI

Il 13 marzo la nostra Sezione ha accolto un ospite sempre molto gradito per le sue doti comunicative e per la sua preparazione che lo contraddistingue. Cristiano Partuini è stato componente del Settore Tecnico e a livello regionale figura tra i componenti del Comitato Regionale Arbitri (CRA) del Lazio, nelle vesti di Organo Tecnico della Prima Categoria. Insieme al suo collega e amico Daniele Stazi è deputato alla formazione tecnico e umana di arbitri in vista di categorie più importanti.

La nostra Sezione ha risposto con numeri importanti in termini di partecipazione soprattutto a livello di organico sezionale, ragazzi giovani che denotano tanta voglia di fare e con tanta ambizione. Capire cosa richiede il CRA permette già da adesso di svolgere un lavoro fatto di sacrifici che col tempo avrà i suoi frutti.

L’intervento di Cristiano è stato concentrato sull’aspetto comportamentale e disciplinare in quanto l’analisi dei dati sui provvedimenti disciplinari denota una carenza di queste caratteristiche imprescindibili del grande Arbitro. Il livello agonistico delle gare ha subito una notevole crescita e il più delle volte anche gare di giovanissimi diventano delle vere e proprie battaglie. L’arbitro bravo è colui che nonostante faccia qualche errore, lo maschera facendosi accettare grazie alla credibilità che si è costruito già dall’arrivo al campo. Un comportamento autoritario e poco autorevole non ci aiuta anzi implica l’inizio di una gara in salita. L’arbitro è una figura in cui il linguaggio paraverbale ha una notevole rilevanza, l’utilizzo di questa forma di comunicazione attraverso gesti, tono di voce può permette la crescita della accettazione da parte dei calciatori e dirigente anche se bisogna agire in maniera consapevole e intelligente. L’arbitrare e l’esperienza formano l’arbitro.

 I 3 pilastri su cui il CRA si focalizza per formare i ragazzi sono: competenza, conoscenza, credibilità.

Sono aspetti interdipendenti in quanto un arbitro carente dal punto di vista regolamentare e non competente di calcio non può essere credibile, in quanto quest’ultimo aspetto si focalizza su certezze consolidate che per certi versi devono essere trasmesse agli altri per essere accettati.

Dopo gli aspetti teorici si è aspetti alla pratica con l’analisi di una serie di video in cui si esaminava il comportamento dell’arbitro nelle varie situazioni, in particolare sulla gestione della mass, linguaggio del corpo, mobbing sull’arbitro, in modo tale da fornire delle chiavi di lettura ai ragazzi più giovani che dalla prossima domenica sapranno come comportarsi in situazioni simili.

Cristiano al termine del suo intervento ha esortato i ragazzi nel credere sempre in loro stessi sottolineando l’importanza di sapersi rialzare dalle cadute.

Articolo a cura di Leonardo Valenti
Foto a cura di Giuseppe Quaresima

Cogliamo l’occasione – oggi 14 marzo – per fare anche gli auguri di Buon Compleanno a Cristiano, ringraziandolo ancora per la sua disponibilità.

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DEBUTTI, E’ LA VOLTA DI RUINO IN PROMOZIONE

Terza puntata della rubrica “DEBUTTI”.
Dopo Pacella e Rosati (a livello nazionale), è la volta di Gennaro Michele Ruino che in ambito regionale ha debuttato domenica 5 marzo in Promozione, quindi per la prima volta in terna. Per lui l’emozione della prima volta è stata nel match fra Santa Marinella e Canale Monterano, valevole per il girone A di Promozione.

“L’arrivo della designazione è stato sicuramente molto emozionante, dovuto sia al fatto di poter esordire in una nuova categoria e sia il fatto di dover preparare la gara non solo per me, ma anche per i miei assistenti”. Inizio cosi la chiacchierata, cercando di metterlo a suo agio vista la giovane età. Nato a San Severo nel 2003, in provincia di Foggia, arbitro esattamente da due anni, avendo superato il corso il 15 marzo 2021. Le ottime performance in ambito sezionale, la disponibilità e la voglia di emergere hanno spinto gli Organi Tecnici sezionali di promuoverlo in ambito regionale all’inizio della presente stagione sportiva, dove – sempre con caparbietà e voglia di apprendere – si è ben distinto tanto da arrivare già dopo sei mesi a debuttare in Promozione.

Ma ecco le emozioni della gara, condivise con colleghi sezionali (gli assistenti Daniele Monaco e Gabriele Ceraulo, ndr). “La gara l’ho vissuta con molta emozione, forse tanta, ma ovviamente con concentrazione. Ho cercato di mettere in pratica i consigli che mi sono stati dati al Polo dai colleghi più esperti e dagli organi tecnici”. Alla domanda se avesse trovato differenze tecniche o comportamenti in campo, dato il salto di categoria, il primo pensiero è andato al concetto di terna. “La differenza più grande è lì, non essere più soli, bisognava pensare come squadra, in quanto ogni decisione va ad influire su tutti e tre”.

Ed è proprio il fatto di essere stato con colleghi sezionali sarà stato un motivo di maggiore tranquillità. “Avere accanto a me due colleghi esperti, importanti e disponibili come Daniele e Gabriele, mi ha permesso di vivere tutta la gara con molta tranquillità e serenità. Una vera fortuna!”.

Trattandosi del debutto, non sarà di certo un punto di arrivo. “Esatto, per me sarà un punto di partenza. Di una nuova partenza. Sono consapevole di non aver fatto nulla, di dover lavorare tanto e dimostrare tanto. L’unico obiettivo a breve termine è continua a migliorarmi e meritarmi altre gare in Promozione”.

DEBUTTI – CRISTIANO ROSATI E LA SERIE D

Seconda puntata in quella che possiamo definire a tutti gli effetti una nuova rubrica sezionale, “Debutti”.

Cristiano Rosati è il protagonista di questo secondo articolo. In Sezione lo conoscono praticamente tutti, per via della sua proverbiale capacità di mettersi a disposizione dei più giovani anche durante gli allenamenti al polo, oltre ad essere Componente Collegio dei Revisori Sezionali. Assistente arbitrale del Comitato Regionale Arbitri (CRA) del Lazio, divenuto arbitro di Roma 2 nell’aprile del 2009, ha visto coronare uno dei suoi sogni: debuttare in ambito nazionale in una gara di Serie D, precisamente in quel di Citta’ di Castello lo scorso 26 febbraio, nel match fra gli umbri e la TAU Calcio.

“L’emozione è stata indescrivibile, fin dal momento in cui ho ricevuto la designazione. In un momento sono passati nella mia mente tutti i sacrifici e i momenti difficili del mio percorso, fondamentali per avermi portato a questo piccolo traguardo”. Inizia così la nostra breve intervista a Cristiano, ancora visibilmente emozionato a distanza di giorni.
Da sempre ha ricevuto sostegno in Sezione dai colleghi più esperti, divenendo nel tempo guida per i giovani, sia assistenti che arbitri, in virtù delle sue tante gare fischietto alla mano nelle prime categorie regionali prima di passare sulla fascia. Sostegno quindi, che mai è mancato dal suo papà – spesso presente nelle riunioni sezionali – e dalla sua famiglia. “Sì, l’aiuto e il supporto in famiglia e dai miei colleghi è stato vitale, tutta la loro stima e il loro affetto mi hanno aiutato davvero tanto”.
Immancabili i ringraziamenti di rito. “Sembra scontato, ma devo davvero dire GRAZIE alla mia Sezione che mi ha supportato, al CRA che con i suoi organi tecnici in questi anni hanno sempre creduto in me e soprattutto hanno fatto in modo che io potessi credere in me stesso, spingendomi a provare l’esperienza da assistente e farmi arrivare a questo debutto”.
Il pensiero post-gara è andato ai tanti colleghi che gli hanno inviato messaggi per sapere come fosse andata. “Con loro c’è un rapporto quasi fraterno, praticamente quotidiano con diversi di loro, ai quali dico di non mollare, perchè nonostante le avversità questa nostra passione ci porta a nuovi traguardi. Metteteci passione, dedizione e grinta e i risultati arriveranno”.

A Cristiano nuovamente giungano le congratulazioni per questo debutto da parte del Presidente Trombetta, i Vice Presidenti, il Consiglio Direttivo e dalla forza sezionale.

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cristiano rosati debutto in serie d entrata in campo
cristiano rosati











FABRIZIO PACELLA DEBUTTA IN SERIE B COME QUARTO UFFICIALE

Negli ultimi vent’anni Como e Modena si danno battaglia dentro e fuori il campo. Fuori per via della storica rivalità fra tifoserie, dentro perché in palio – come in quest’ultima occasione – c’erano punti che potevano accorciare la classifica verso la zona play-off e, al tempo stesso, allontanarsi sempre più dalla zona play-out visto il vorticoso giro di risultati e cambi repentini di classifica che storicamente caratterizza la serie cadetta.

In campo le attese sono state rispettate. Una rete annullata per fallo di mano (in sala VAR c’era il nostro Valerio Colarossi), pali, occasioni, un’altra rete annullata al Como salvo poi essere convalidata dal VAR, diversi provvedimenti disciplinari….insomma una gara con un’alternarsi di episodi e situazioni. E in tutto questo, va considerato il debutto come quarto ufficiale del nostro arbitro CAN C Fabrizio Pacella.
In organico CAN abbiamo Valeri, Giallatini, Colarossi e Fontemurato quindi siamo abituati fortunatamente a gare di questo ambito e della serie superiore (ed internazionale, ndr), ma vedere il nome di Fabrizio lì ci rende felici per il suo percorso e per quanto si lavora nelle mura sezionali. Vederlo lì, per chi fino ad una stagione sportiva fa calcava i campi della Lega Nazionale Dilettanti e, da quest’anno, dirige gare di Serie C è sicuramente un modo per stimolare chi si trova anche in Regione che nulla è precluso e, in pochi anni, ci si possano scalare più categorie.

Fabrizio ci ha raccontato dell’emozione del pre-gara, dall’arrivo della designazione alla chiamata dell’arbitro Rutella. Il fatto di avere on-site come AVAR anche Colarossi lo ha reso più sereno, avendo come fido compagno di viaggio e – praticamente – di gara un proprio associato. Le tensioni della gara sono andate man mano via, supportato anche dalla coppia di assistenti Vigile e Trasciatti ed ovviamente dal fischietto di Enna.
“Il ruolo del quarto l’ho vissuto con determinazione e impegno, dato che anche in C ho la fortuna di coadiuvare colleghi con più esperienza. E in B non posso che apprendere e immagazzinare ancora di più, sia sulla gestione della gara che sulla collaborazione stessa. Poi era la prima volta con il VAR quindi un’emozione grandissima”.
E proprio sulla collaborazione che si sofferma. “Apprendo molto da una designazione così prestigiosa, perché posso riportare questa esperienza nelle mie gare di C dove spesso ho colleghi di CAN D alle prime esperienze come quarti ufficiali, sono occasioni da sfruttare”.

E speriamo di potervi raccontare altre gare da quarto ufficiale (e anche di più) per il nostro Fabrizio, ufficialmente entrato nel novero degli associati debuttanti nella serie cadetta, a prescindere dal ruolo.

A lui un augurio per un incoraggiante cammino in C, con la speranza di vivere altre esperienze simili in B. Auguri che arrivano direttamente dal Presidente Trombetta, dai Vice-Presidenti, dal Consiglio Direttivo di cui fa parte e dell’intera forza sezionale.

pacella IV ufficiale Serie B



GIALLATINI E VALERI IN BAYERN-PSG

BAYERN-PSG: CANALE TV E DIRETTA STREAMING

  • Partita: Bayern Monaco-PSG
  • Data: 8 marzo 2023
  • Orario: 21.00
  • Canale tv: Sky Sport Uno, Sky Sport Football, Sky Sport (251)
  • Streaming: Sky GoNOW, Infinity+

La sfida probabilmente più attesa del quadro degli ottavi di finale della Champions League è quella tra Bayern Monaco e PSG, due top club che stanno dando vita ad una classica moderna della massima competizione europea.

Il primo round lo ha vinto la squadra tedesca grazie alla rete di uno dei grandi ex, Kingsley Coman: ora in casa ha un vantaggio da difendere partendo dallo 0-1 conquistato al Parco dei Principi.

Si tratta della quarta volta in cui le due squadre si incrociano dal 2017 ad oggi: dopo il match della fase a gironi, il primo, poi Bayern e Psg si sono incontrate anche in finale di Champions League nel 2020 (1-0 Bayern, sempre Coman) e ai quarti nel 2021, con la vittoria francese grazie ai gol in trasferta.

Bayern e PSG si affronteranno all’Allianz Arena l’8 marzo 2023, mercoledì, con calcio d’inizio alle 21. Si parte dall’1-0 per i tedeschi. In caso di vittoria del Psg con un gol di scarto, si andrà a supplementari ed eventuali rigori. In caso di vittoria francese con due o più gol di scarto, avanti Messi e compagni. In tutti gli altri casi, avanti il Bayern.

Bayern Monaco che punta sulle sue certezze, anche con Pavard squalificato: sarà Stanisic a prendere il suo posto in difesa, più difensivo di Cancelo. Davanti Müller e Musiala a braccetto verso la conferma, come Coman e Choupo-Moting. Mané arma dalla panchina.

Assente di lusso Neymar in attacco, ma pesa anche il forfait di Hakimi per motivi giudiziari e Kimpembe infortunato. Galtier va col suo 3-5-2 con Danilo arretrato. Fabian Ruiz favorito in mediana.

In tema arbitrale, sarà di scena il nostro ALESSANDRO GIALLATINI come secondo assistente, replicando la terna dell’ultimo Mondiale con Daniele Orsato di Schio e Ciro Carbone di Napoli. Proprio Alessandro e Daniele furono protagonisti nel 2020 nella finale di Champions proprio fra PSG e Bayern. Un dolce ricordo per un remake di questa sfida che si sta disputando sempre piu negli ultimi anni in ambito europeo.
Con loro anche il nostro PAOLO VALERI in qualità di AVAR.


PROBABILI FORMAZIONI

BAYERN (4-2-3-1): Sommer; Stanisic, Upamecano, De Ligt, Davies; Kimmich, Goretzka; Coman, Müller, Musiala; Choupo-Moting. All. Nagelsmann

PSG (3-5-2): Donnarumma; Marquinhos, Sergio Ramos, Danilo Pereira; Mukiele, Hakimi, Vitinha, Fabian Ruiz, Verratti, Nuno Mendes; Messi, Mbappé. All. Galtier


DESIGNAZIONE ARBITRALE
Arbitro DANIELE ORSATO di Schio
Assistente 1 CIRO CARBONE di Napoli
Assistente 2 ALESSANDRO GIALLATINI
IV Ufficiale MAURIZIO MARIANI di Aprilia
VAR MASSIMILIANI IRRATI di Pistoia
AVAR PAOLO VALERI
Osservatore UEFA Kyros Vassaras (Grecia)
Delegato UEFA Kieran O’Connor (Galles)

giallatini a dx con carbone e orsato in qatar 2022